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ANCONA – La Coldiretti ha divulgato alcuni dati presi dal dossier statistico immigrazione Caritas e Migrantes e dall’Inps, da cui risulta che il numero degli occupati immigrati è di 5.300 unità. Dai numeri emerge anche che la lingua più parlata nelle nostre campagne, dopo l’italiano, è il rumeno. A questa nazionalità appartiene, infatti, quasi un lavoratore su quattro (1.916). Seguono, tra i Paesi più rappresentati, indiani (655), albanesi (544), marocchini (515), polacchi, tunisini e persino bulgari. I lavoratori immigrati impegnati in agricoltura hanno una età media di 36 anni e per ben il 71% sono di sesso maschile. Gli stranieri, sottolinea la Coldiretti Marche, contribuiscono in modo strutturale e determinante all’economia agricola del Paese e rappresentano una componente indispensabile per garantire i primati del Made in Italy alimentare nel mondo.