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Una coppia perde il loro piccolo figlio e la madre, non riuscendo a superare la perdita, cade in depressione. Il suo compagno, allora, decide di passare del tempo in una casa di campagna per cercare di far superare il trauma alla moglie…

CONSIDERAZIONI – Alcuni film non vanno recensiti, o meglio, non possono. Non possono perché sono delle pure esperienza visive-interiori la cui interpretazione cambia da persona a persona. L’unica cosa che si può dire di loro in senso oggettivo, valido per tutti, è che sono film, oltre che provocatori, bellissimi. Antichrist, punto massimo raggiunto dal regista Von Trier, è un film mistico, che parla di depressione, di dolore e dell’impossibilità di redenzione di fronte ai propri peccati. Von Trier usa l’espediente della storia per mettere in scena l’inconscio umano e le reazioni che questo porta nella vita in cui percezioni reali e mistiche si fondono creando un incubo. Tutto questo con la massima tecnica registica che Von Trier abbia mai sfoggiato, confermandolo un genio del cinema: basti pensare all’intro, una delle cose più belle messe su pellicola.

PIACERÀ – a tutti quelli che cercano un film che tecnicamente parlando rasenta la perfezione, che, una volta usciti dalla sala, ti lascia qualcosa dentro, come una ferita

NON PIACERÀ – a chi non piace un certo cinema sperimentale a cui piace osare, in cui la storia non conta nulla

 

ANTICHRIST

REGIA Lars Von Trier

SCENEGGIATURA Lars Von Trier

ANNO 2009 CON Willem Dafoe, Charlotte Gainsbourg