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ASCOLI PICENO – Alex Pederzoli non potrà allenarsi con l’Ascoli Calcio. Lo riporta la stessa società bianconera sul proprio sito internet. Il Giudice del Lavoro in data odierna si è espresso con un provvedimento, che ha respinto il ricorso presentato dal calciatore ritenendo gravissime le condotte contestate e tenute dallo stesso nell’ambito della vicenda del calcio scommesse. La loro rilevanza è risultata ampiamente documentata negli atti e costituisce certamente giusta causa di licenziamento. Il ricorso che aveva presentato il calciatore al Giudice del Lavoro era volto al reintegro alle sedute di allenamento con la squadra bianconera e all’ottenimento di un risarcimento di circa 40.000,00 € quale danno derivante dall’esclusione.

NESSUNA IRREGOLARITA’ – La difesa dell’Ascoli, condotta dall’Avvocato ascolano Ugo Marini, ha immediatamente evidenziato che da parte del calciatore c’è stato tentativo di spostare il tema focale della questione dalla risoluzione del contratto, alla quale Pederzoli non si è mai opposto, all’esclusione, che, però, è un effetto naturale della risoluzione. Quindi da parte dell’Ascoli Calcio non vi sono state irregolarità di tipo procedurale perché, in assenza della clausola compromissoria fra le parti – che devolve le questioni sportive e quindi del contratto sportivo al Collegio Arbitrale presso la LNP Serie B – valgono le regole civilistiche e, pertanto, il licenziamento risulta ritualmente intimato con la comunicazione da parte della Società del 5 luglio scorso. Le motivazioni del calciatore sono state ritenute del tutto inconferenti perché dalla data del 5 luglio il rapporto si era legittimamente e definitivamente risolto e, pertanto, il ricorrente è stato escluso giustamente dalla preparazione atletica e dalle sedute di allenamento.