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Mangiare con stile si può. Per affrontare la lunga serie di pranzi e cene parentali che ci aspettano, qualche buon consiglio sul bon ton da usare a tavola può essere davvero prezioso. Per queste feste, innanzittutto, dimentichiamo piatti e posate di plastica, tovaglie di carta e informalità a tavola perchè non sono più di moda e, cosa ancora più importante, sono tremendamente kitch. Il galateo a tavola impone regole ben precise sia per i padroni di casa che per gli ospiti. Che ci si trovi nell’uno o nell’altro ruolo, è sempre opportuno sapere come comportarsi per evitare situazioni imbarazzanti.

IL GALATEO DEI PADRONI DI CASA, COME APPARECCHIARE LA TAVOLA

Accogliere gli ospiti o apparecchiare una tavola sono situazioni che non possono essere improvvisate. Il primo passo è la scelta della tovaglia il cui colore e fattura dipenderà dai gusti personali della padrona di casa. Ma per apparecchiare elegantemente una tavola oltre alla tovaglia è indispensabile anche il sottopiatto che, per tutta la durata del pranzo, non verrà mai tolto. Sopra ci saranno il piatto piano e la fondina. Alla destra dei piatti si posiziona il coltello – con la lama rivolta verso l’interno – e il cucchiaio mentre a sinistra andranno una o due forchette – in funzione del menù – e il tovagliolo piegato a rettangolo o a triangolo. Sopra il piatto ci sono le posate da dessert, il manico della forchettina a sinistra, il coltellino o il cucchiaino invece con l’impugnatura a destra. Quindi i bicchieri, che potranno essere al massimo quattro: da destra, bicchiere per l’acqua (quello più grande), per il vino rosso (quello medio), per il vino bianco e ancora sopra l’eventuale bicchiere per il dessert o lo spumante. Per il massimo dell’eleganza, sopra le posate di sinistra, andrebbero posizionati il piattino per il pane e il segnaposto. I padroni di casa siederanno a capo tavola e alla loro destra gli ospiti più importanti, quindi si seguirà un’alternanza uomo-donna nell’assegnazione dei posti. Le signore devono essere divise dai rispettivi mariti, così come divisi dovranno essere gli amici stretti e i colleghi di lavoro. 

IL GALATEO DEGLI OSPITI, LE REGOLE PRINCIPALI 

Se nella quotidianità ci sono abitudini accettabili, è bene sapere cosa il galateo proibisce e sconsiglia quando si è invitati in un’occasione importante. Cominciamo dal classico “Buon Appetito!”. Esclamazione comune, ma da evitare. Allo stesso modo sono scongliate affermazioni come: “non fare complimenti””non fai il bis?””finitelo, è un peccato sprecare il cibo…”, “vuoi la ricetta?”. Insomma, a tavola vince la discrezione. Guai a usare gli stuzzicadenti. Ammessi solo durante l’aperitivo, per accompagnare le olive o piccoli stuzzichini, e per non indurre in tentazione gli ospiti non dovrebbero nemmeno essere presenti a tavola. Se è rimasto qualcosa fra i denti, si chiede cortesemente dove è la toilette e in bagno si dà sfogo all’irresistibile pulsione! Altra terribile abitudine è la cosiddetta “scarpetta”. Uomini, sappiate che esiste la lavastoviglie per far brillare i piatti, non serve che voi ci aiutiate! 

COME SI MANGIA

Innanzitutto usare il tovagliolo solo per pulire le labbra prima di bere e appena dopo. Concedetevi il bis di un piatto ma mai il tris. Non mangiate le guarnizioni, sono prettamente estetiche.  Evitare, invece, di: tenere le mani sulle ginocchia tra una portata e l’altra, circondare il piatto con il braccio, chiedere qualcosa che non è presente in tavola, sollevare il bicchiere verso la bottiglia quando vi offrono vino o acqua. Il tovagliolo non va allacciato intorno al collo, ma semplicemente appoggiato sulle
ginocchia. I gomiti non si devono appoggiare mai sulla tavola, bensì tenuti accostati alla persona anche quando si taglia il cibo, solo i polsi si possono appoggiare. Attenzione! Se inavvertitamente si rovescia del vino o dell’acqua, non cercare mai di rimediare, piuttosto lasciare questa incombenza al cameriere o ai padroni di casa. 

A FINE PASTO

Innanzittuo si ripone il tovagliolo sul tavolo senza ripiegarlo, si aspetta che la padrona di casa inviti a raggiungere il salotto per il caffè e per il dopo cena e, naturalmente, non si fuma mai a tavola. 

LE POSATE, COME USARLE

La presenze di molte posate sulla tavola può mandarci in crisi. Ebbene, no panic. Si comincia da quelle più esterne, alla destra, alla sinistra e davanti al piatto. A fine pasto, il posizionamento delle posate sul piatto ha un preciso significato per il galateo. Se le punte sono incrociate sul piatto (con la lama del coltello sotto i rebbi della forchetta) si vuole solo fare una pausa tra un boccone e l’altro dello stesso piatto. Se invece sono lasciate nel piatto, parallele tra loro (con le punte in avanti e le impugnature verso di voi) vuol dire che il piatto, con le posate può essere ritirato. In nessun caso i manici delle posate devono essere appoggiati sulla tovaglia, ma sul bordo del piatto.

COME MANGIARE I CIBI DIFFICILI

Il Galateo vuole che si usino le posate con abilità, evitando il più possibile di portare il cibo alla bocca con le dita. E’ infatti concesso mangiare con le mani solo per i tocchetti di grana, per il pane, senza fare troppe briciole, facendo piccoli bocconi, per i pasticcini e i piccoli grappoli d’uva tenendoli con la sinistra mentre la destra stacca singoli acini e li porta alla bocca. Gli antipasti vanno mangiati usando la sola forchetta, e utilizzando il coltello quasi esclusivamente come appoggio. Tutti i tipi di pasta lunga non vanno mai tagliati ma arrotolati intorno alla forchetta e senza l’aiuto del cucchiaio. I formaggi richiedono un trattamento speciale. Se si tratta di un formaggio a pasta dura usare il coltello e la forchetta per tagliarne un pezzetto e portarlo alla bocca facendolo seguire da un pezzetto di pane, se è a posta molle usare la forchetta, adagiandone su un pezzo di pane una piccola quantità, e portando alla bocca solo il pezzo d pane. Anche per i dessert, infine, il galateo differenzia l’atteggiamento a seconda della consistenza. Per i dolci cremosi usare il cucchiaio, per le torte e i dolci a pasta dura utilizzare la forchetta da dessert a tre punte. E la frutta? Per la frutta bisogna procedere in modi differenti a seconda di cosa ci viene servito. Pere, mele e pesche, si tagliano in quattro parti sul piatto con il coltello e la forchetta. Le parti si infilzano con la forchetta e con il coltello si eliminano prima la buccia e poi il torsolo. Si tagliano in pezzi più piccoli e si mangiano con la forchetta.L’arancia si tiene con la mano sinistra e si sbuccia con il coltello. Le mani separano gli spicchi e li portano alla bocca. La banana si tiene con la sinistra e si sbuccia con l’aiuto del coltello. Il frutto, sbucciato con la destra, si taglia nel piatto con forchetta e coltello lasciando la buccia a margine del piatto. I fichi si tengono con la sinistra e si incidono profondamente a croce. Si posizionano nel piatto e si mangiano con la forchetta, usando il coltello per separare la polpa dalla buccia.

UN RAPIDO VADEMECUM DEL BON TON A TAVOLA 

– Il tovagliolo va appoggiato sulle ginocchia

– I gomiti vanno tenuti accostati alla persona anche quando si taglia il cibo

– Il cibo va tenuto raccolto al centro del piatto 

– Si mastica silenziosamente e a bocca chiusa

– Rigorosamente vietato emettere gorgoglii o altri rumori.

– Non riempite mai la bocca di cibo a dismisura

– Se la mollica non è gradita, va accantonata evitando di farne palline

– Non è educato soffiare sul cibo o su di un liquido per raffreddarlo

– Lo zucchero nel caffè si mescola dall’alto verso il basso e viceversa

– La tazza si tiene fra il pollice e l’indice della mano destra

– Orrore: il mignolo alzato mentre si sorseggia

– OUT: tenere il cellulare acceso.