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Per motivi di tendenza o per motivi ideologici, la scelta della dieta vegetariana porta con sé molte conseguenze per il nostro organismo. Se da una parte troviamo delle lacune di alcune sostanze nutritive, dall’altra però ci sono enormi vantaggi per la salute complessiva del nostro corpo. Uno studio dell’università di Oxford ha cercato di capire quali.

I risultati della ricerca

La ricerca, pubblicata sull’«American journal of Clinic Nutrition», ha coinvolto 45mila persone con un’età anagrafica compresa fra i 50 e i 70 anni, monitorate per ben undici anni. Dai dati raccolti è emersa una diminuzione di alcune patologie pari al 34% per chi ha fatto una scelta “verde”, in particolar modo per quanto riguarda l’apparato cardiocircolatorio. Infatti i ricoveri e le morti causate da patologie cardiache per chi ha condotto una dieta tradizionale si sono attestati sul 6,8%, contro il 4,6% di chi mangia solo verdure. Questo perché i vegetariani non consumano grassi saturi, presenti nella carne e nei suoi derivati. Inoltre, chi segue una dieta vegetariana solitamente utilizza come condimento l’olio extra vergine d’oliva, ricco di grassi polinsaturi, cioè grassi “buoni”, e molto spesso riduce l’uso del sale. Questo studio ha però sfatato un mito molto persistente, ossia quello che vuole i vegetariani magri. In generale, che si mangi pesce e carne o che li si eviti, non sono state riscontrate grandi variazioni di peso.