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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non c’è coalizione che tenga, la politica bipolare ha fatto il suo tempo lasciando amaramente lo spazio al Movimento che ha ascoltato il malcontento degli italiani. Si parla di situazione delicatissima e ingovernabilità per un’Italia che da oggi non sta più né a destra né a sinistra. Mentre i comitati pro Renzi rivendicano la sconfitta alle primarie è la sinistra, anzi il centrosinistra, che non convince più. Rivoluzione Civile lo aveva capito, proponendo una sorta di rivolta di giustizia che probabilmente non ha avuto il tempo materiale di radicarsi a differenza di Grillo che ha avuto tre anni di rodaggio.

 

“La percentuale di Rivoluzione Civile è largamente inferiore alle attese, in maniera uniforme sul territorio nazionale. Si tratta quindi di un risultato molto deludente che certifica il fallimento di un percorso che dovrà essere profondamente rivisto. – spiega Daniele Primavera – Ma mi pare che l’esito delle elezioni metta in forte discussione l’intero assetto politico italiano e quindi non credo che saremo i soli a mettersi in discussione, speriamo che diventi un’opportunità per la ricostruzione di una sinistra alternativa più larga e matura. Sul piano locale, i nostri risultati sono, per così dire, meno scoraggianti, – continua – la provincia di Ascoli ha ottenuto il risultato migliore delle Marche con particolare riferimento alla costa ed al primo entroterra. Segno che i candidati locali erano graditi e il lavoro sul territorio meglio recepito. Ma purtroppo non siamo riusciti a determinare una inversione di tendenza.”