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ASCOLI PICENO – L’Udc non molla, va avanti e strizza l’occhio al Partito democratico. Questo il quadro emerso dopo la riunione del Comitato provinciale del partito centrista. “Le nostre idee ed i progetti per l’Europa e le future generazioni sono le stesse che guidano con i democristiani della Cdu la Germania, che è la più grande ed importante nazione del vecchio continente” ha dichiarato Ciccanti. L’Udc ha preso atto dello tsunami che l’ha travolta, ma rimane attaccata alla bontà del proprio progetto “ritenendo che finora altre soluzioni salvifiche hanno solo prodotto danni al Paese”. La risposta dell’elettorato dimostra una fuga dalle responsabilità con scorciatoie populistiche, che non risolvono i drammatici problemi economici e finanziari del Paese.

“Si continua a confondere il medico con la malattia”, ha sottolineato Ciccanti. Sul superamento dell’Udc per un nuovo partito da costruire con il movimento di Monti nessuna preclusione. “Noi il partito già lo abbiamo e se serve fare un passo avanti per farne uno più grande con i nostri valori cristiani e liberali siamo pronti a farlo” ha aggiunto il segretario provinciale Francesco Viscione. A erodere consensi al principale partito di centro è stato il fascino esercitato da Grillo e in parte da Berlusconi, ma ha sicuramente pesato anche l’austerità imposta dal governo Monti, che l’Udc ha così tenacemente sostenuto. “Monti Premier è però un’esperienza da archiviare”.

Secondo l’Udc di Ascoli, sulla sconfitta grava anche l’offerta populistica di Grillo e Berlusconi. In questo scenario però, trova spazio anche un fronte di responsabilità rappresentato dalla sinistra riformista di Bersani. “Su questo fronte di responsabilità l’Udc si riconosce per i comuni valori di solidarietà sociale, mentre si dovrà vedere se il movimento di Monti è disponibile ad allentare la logica dell’austerità” prima vera colpevole del calo di consensi.