Articolo
Testo articolo principale

ASCOLI PICENO – Ridurre la Tarsu. Questa la richiesta avanzata da Marco Regnicoli dell’Alveare per Ascoli e dagli altri aderenti alla nota associazione cittadina che vanta un esponente in Consiglio comunale. “Nella nuova Tares  – afferma Marco Regnicoli –  ci sarà un aumento di 40 centesimi al metro quadro, dei quali 30 andranno al governo e 10 rimarranno nelle disponibilità dei Comune”.

“Il sindaco ha annunciato che rinuncerà a questa quota ulteriore e questo lo apprezziamo ma intendiamo fare un’ulteriore richiesta che si fonda sul fatto che già i cittadini pagano il 16% in più rispetto al costo che comporta il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Si tratta di una sorta di “cresta” che l’assessore Tega motiva con la necessità di coprire costi della bollettazione”.

In realtà secondo i dati rivelati da Lara Caponi questo 16,54% in più si tradurrebbe in circa un milione di euro rispetto al costo del servizio. Importo che, secondo gli esponenti de L’alveare sarebbe troppo cospicuo per giustificare le spese di bollettazione. Nel preventivo 2012 a fronte di un costo di 6.500.000 sono previste entrate per 7.575.000 euro. “Speriamo – aggiunge il leader de L’alveare – che grazie all’ingresso del privato in Ascoli servizi comunali, società che gestisce la raccolta e smaltimento rifiuti per la città capoluogo, si possa dare vita ad un nuovo piano industriale e un piano investimenti, che magari miri al contenimento della produzione di rifiuti, che possa spingere ulteriormente la differenziata e che possa gestire al meglio la discarica di Relluce. Tanto più che ora la società dispone di ulteriori 3.800.000 euro, che rappresentano la quota di avviamento conferita dal privato”.