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CASTEL DI LAMA – “Riduco la mia indennità del 50%”. Questo l’annuncio choc dell’assessore Francesco Ruggieri suffragato da richiesta protocollata in data 4 maggio. La notizia svelata dallo stesso assessore al Commercio farà sobbalzare i suoi colleghi, almeno quanto l’idea, scritta nero su bianco dall’amministratore, di destinare la somma risparmiata ad un “progetto di collaborazione civica”. “Se tutti gli assessori faranno come me – spiega – si raccoglierà un bel gruzzoletto con il quale si potrà bandire un avviso per consentire a quanti abbiano perso il proprio impiego, di lavorare per il Comune ricevendo un compenso di circa 300 euro al mese per tre mesi per 72 ore mensili”.

Un’idea che marca la differenza con i provvedimenti adottati dall’attuale assessore alle Politiche Sociali, Vincenzo Camela volti a conferire a famiglie che ne hanno bisogno un contributo di 150 euro mensili. “Sono contrario a compensi una tantum. Con la mia proposta, – afferma Ruggieri che comincia in tal modo a smarcarsi dalla maggioranza che lo vede protagonista nel ruolo di assessore – l’Ente avrà braccia da impiegare nei servizi più disparati: vigilanza, manutenzione del verde, sostegno alle persone svantaggiate”, creando un effetto moltiplicatore perché il Comune risparmierebbe anche nella cura di queste attività. Ma Ruggieri va oltre, chiedendo sin da subito il taglio del numero degli assessori, (da 6 a 3) e l’eliminazione della figura del presidente del consiglio, ancor prima che ad obbligarlo sia la legge: “La modifica dello Statuto comunale deve essere fatta subito”, chiede perentoriamente. E poi affonda il coltello: “Metterò all’attenzione di tutti aspetti prioritari come le opere incompiute”, e cita il rimessaggio situato nel piazzale retrostante il Municipio.

Infine la critica più aspra nei confronti dell’operato della stessa maggioranza, che mostra una rottura non più sanabile: “L’edilizia scolastica versa in una situazione drammatica. Piove nell’aula magna della scuola media, dal tetto dell’asilo di via Garibaldi penetra umidità tale da far cadere pezzi d’intonaco, piove nella palestra della scuola di via Adige, nell’asilo di via Carrafo. Sono necessari interventi improcrastinabili”. A chiosa una considerazione sul ruolo della politica: “che deve tornare a esser lo strumento attraverso il quale i cittadini decidono del proprio futuro”. Cosa farà il sindaco Patrizia Rossini dopo queste parole?

Ritiro delle deleghe o orecchie da mercante? Per il primo cittadino si profila una scelta non facile dopo il “j’accuse” di Francesco Ruggieri sinora figura di punta dell’amministrazione e da oggi ufficialmente dissidente. Mossa di un assessore isolato o manovre elettorali in vista? Periodo non facile per il sindaco lamense da tempo bersaglio del fuoco incrociato delle opposizioni e di elementi della sua stessa maggioranza.