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ASCOLI PICENO – Solo contro tutti, ma già alacremente al lavoro per le prossime amministrative. Sotto il gesto dell’assessore alla Cultura Davide Aliberti di rimettere la delega al Contenzioso, sicuramente la meno corposa tra quelle in capo all’amministratore ormai da lungi dissidente, potrebbero nascondersi, si fa per dire, più raffinate manovre elettorali. Aliberti conserva infatti le deleghe Attività culturali, Programmazione e Gestione dei teatri comunali e gli Affari Istituzionali. Lo strappo tangibile di una crisi che da tempo lacera i rapporti tra il primo cittadino e l’esponente della sua giunta, che voci già vedono tra le braccia del Pd e dell’Udc.

Manovre elettorali a parte, Aliberti argomenta così questa sua decisione: “Motivi gravissimi”. Senza aggiungere altro sulle ragioni di questa scelta, pur parziale, adducendo solo che “vista la gravità, sarà il Sindaco eventualmente a rivelarne i contenuti”. Alla base ci sarebbero “due procedure che non sono state sottoposte alla mia attenzione”.

Stimolare una reazione da parte del primo cittadino? Preparare il campo di battaglia? Di certo tra i due “irrompe nuovo odio” ma da “astio antico”, si potrebbe dire, scomodando Shakespeare. Ma la sua avversione Castelli, per ora la tace, cercando di capire se accogliere il guanto di sfida, ufficializzando la battaglia e dando il la alle campagne elettorali, o attendere, aspettare che le tinte sfumate si colorino più intensamente.

Rimane il fatto che ad Ascoli non ci sarà alcuno spettacolo di Mengoni “perché il Comune non ha voluto spendere 5000 euro per fermare la data”. Altra annosa ragione di profonda lacerazione: i fondi per la cultura. Una gestione, quella attuata dal sindaco, che secondo l’avvocato Aliberti avrebbe privilegiato alcuni assessorati a scapito di altri: “Per un assessorato sono stati prelevati 40.000 euro dal fondo di riserva” mentre la medesima predisposizione non si sarebbe riscontrata per bloccare lo spettacolo di Gigi Proietti, che però alla fine è confermato. “Pierino ed il Lupo” andrà infatti in scena i prossimi 18 e 19 luglio.

L’assessore ha anche annunciato ben 4 prime nazionali a partire dal 5 ottobre che culmineranno il 18 e 19 gennaio con Sabrina Ferilli, regia di Carlo Buccirosso. “Spero che per colpire l’assessore non si danneggi la città, attuando la solita vecchia politica del favorire gli amici e gli amici degli amici, le cui spese però le pagano tutti i cittadini. Si pensi – aggiunge il noto avvocato – a quale sarebbe potuto essere il ritorno per la nostra città, nell’ospitare il vincitore in carica di San Remo, graditissimo ad un pubblico anche di giovanissimi, che fino al prossimo 18 maggio addirittura parteciperà come unico rappresentante dell’Italia all’ “Eurovision Song Contest”. Ricordiamo, però, che questa è la città che ha speso quasi 70.000 euro per una manifestazione politicamente auto-celebrativa come L’Altra Italia.