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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – E sul bando per il distributore di benzina che si è concluso con nessuna manifestazione d’interesse, interviene il Popolo delle Libertà che richiama puntualmente alla memoria i flop dell’Amministrazione Gaspari. “Dopo quello andato deserto sulla maxi variante ora è la volta di quello sulla pompa low cost, – apre il Pdl – l’unico bando che dovevano fare, quello sulla gestione del Concordia e l’Auditorium, glielo abbiamo dovuto imporre noi”.

 

Se la querelle sulla gestione del teatro e dell’auditorium comunali s’è risolta nel tempo di qualche botta e risposta, la vicenda del distributore in viale dello Sport è costato le ire del Consiglio comunale e degli esponenti Pd. “Conseguenze nefaste per la città perchè abbiamo assistito a paralisi amministrative e innumerevoli dichiarazioni – sottolinea – alle quali hanno fatto seguito solo divisioni, ricorsi e tensioni ma, soprattutto, spese di consulenze e di risorse umane tutte sulla pelle dei cittadini”.

 

“Promesse da marinaio” invece, per lo schieramento della destra, il Piano regolatore generale, il lungomare nord e le debolezze dell’estate, su cui gravano i parcheggi a pagamento, il ripascimento a metà luglio e un cartellone senza personalità. “Un anno fa in gran segreto si preparava il piano Fabio Russo, funzionale al pagamento dei debiti dello stadio e al salvataggio della Sambenedettese Calcio anche attraverso la concessione di una pompa di benzina, – chiarisce Pasqualino Piunti in conclusione di una note stampa – ad oggi ci ritroviamo con un bando andato deserto, una maggioranza in conflitto e soprattutto la Samb retrocessa con uno stadio incatenato, non a norma e tante piccole imprese che hanno lavorato e non sono state pagate. E di russo c’è rimasto solo il piano di accoglienza turistica”.