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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A due mesi dal Congresso dell’Italia dei Valori, l’esponente della giovanile Alessandro Marini decide di mettere un punto al percorso nell’Idv. Dopo anni di militanza e dei risultati che la provincia di Ascoli ha ottenuto alle elezioni, nelle raccolte firme referendarie e in tutte le campagne promosse, arrivano le spiegazioni di una decisione probabilmente annunciata dall’andamento del Partito nel contesto locale.

 

“Il clima congressuale, costellato da accuse, tesseramenti poco trasparenti, promesse di incarichi e guerre fratricide aveva già scavato un solco tra me e l’Idv, – spiega in una nota – visto che quella a cui mi iscrissi con entusiasmo e passione era stata uccisa dal Palazzo, dalla vecchia e adesso nuova, solo di nome, dirigenza e dall’esperienza di Rivoluzione Civile“.

 

Scoraggiato e deluso, “vedere che tutto si è trasformato in una semplice autoconservazione di poltrone e incarichi, a discapito di una linea politica ormai priva di una schiena dritta e coerente con la propria storia liberale è per me insostenibile”, rivela Marini. Questa decisione si aggiunge alla sospensione dagli incarichi della giovanile del Pd, sintomo di una politica nazionale e locale che non aggrega più e non stimola nuovi percorsi.

Di fronte a uno schieramento locale che “china il capo dinanzi ad un governo cittadino troppo preso a beatificarsi con opuscoli e slogan per accorgersi di una San Benedetto in crisi” è lo specchio della realtà nazionale che non paga più i bisogni delle persone e gli ideali dei militanti. E con queste dimissioni, il testimone di responsabile giovani del Piceno e referente under 33 Idv passano rispettivamente al segretario provinciale Cardilli e al portavoce nazionale Di Filippo.