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ASCOLI PICENO – Dopo la polemica aperta da Francesco Ameli del Partito Democratico in merito alla presenza dell’amministrazione comunale e dell’Oasi di Carpineto al Meeting Cl di Rimini, interviene il consigliere Marco Fioravanti (Fratelli d’Italia), tirato in ballo del consigliere Pd. “Già dallo scorso anno siamo stati contattati, così come altre aziende del territorio, per la collaborazione promozionale dello stand del Comune e della Provincia di Ascoli Piceno, e data la storicità del meeting di Rimini che conta mediamente circa 850.000 presenze, lo spazio dell’OasiCarpineto è stato voluto dalla Giocamondo, nell’ottica di una collaborazione con l’intero territorio”.

Fioravanti fa luce anche sulla logistica della partecipazione e, soprattutto, sulle cifre: “La spesa complessiva sostenuta da Giocamondo è stata pari a 2.650 euro (comprensiva di vitto, alloggio, costo del personale, spese di viaggio e trasferta). Tale collaborazione si è concretizzata attraverso la messa a disposizione di alcune hostess che potessero consentire l’apertura dello stand dalle 10.00 alle 23.00 per tutti i 7 giorni di meeting. E’ importante sottolineare che tale collaborazione ha consentito delle importanti economie al Comune e alla Provincia permettendo loro di risparmiare notevoli cifre che avrebbero dovuto essere impiegate per il proprio personale garantendo 7 giorni vitto, alloggio e spese di trasferta. Tale collaborazione è avvenuta altresì, in quanto la società si è attivata per promuoversi in tale evento, cosa che è stata resa possibile ad ogni altra società del territorio qualora fosse stata interessata. L’obiettivo comune è stato quello di promuovere tutto il territorio del Comune di Ascoli Piceno, e dell’intera Provincia e dei Comuni di San Benedetto e di Offida“.

Ma il consigliere di FI affonda anche su un altro aspetto, quello personale: “è palese che la mia vita pubblica sia sotto la lente di ingrandimento, ma chiedo con forza di non coinvolgere il mio ruolo lavorativo come direttore dell’Oasi di Carpineto che ricopro grazie a capacità e competenze maturate negli anni. Ci tengo a precisare che mi aspettavo, soprattutto dagli addetti ai lavori che leggono le carte, “i famosi politici”, un ringraziamento anche perché a mie spese ho partecipato attivamente alla promozione dell’intero territorio in più di una iniziativa. La strumentalizzazione politica dell’attività svolta in perfetta buona fede e sintonia con gli scopi statutari della Giocamondo e dall’OasiCarpineto, sicuramente non fa bene all’azienda stessa in quanto rischia di mettere a repentaglio, in un momento di profonda crisi, il mio lavoro e quello di oltre 30 ragazzi che operano o che hanno operato nella struttura. Inoltre non posso permettere di provocare disagi di immagine ad un gruppo leader in Italia nel suo settore e che offre lavoro ad oltre 300 operatori”.