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ASCOLI PICENO – Undici maggio, otto settembre, viaggio agli inferi e (non) ritorno. Dopo quattro mesi l’Ascoli torna al Duca e ancora un rigore fallito risulta indigesto ai bianconeri. Se contro la Ternana nell’ultima apparizione casalinga dello scorso campionato era stato Fossati dagli undici metri a condannare la squadra di Silva alla retrocessione che si sarebbe concretizzata il sabato successivo in quel di Cittadella, Capece ieri sera con il suo errore allo scadere non solo ha graziato il Barletta ma ha anche gettato alle ortiche la possibilità di tornare ad assaporare i tre punti.

Vittoria che all’Ascoli manca in partite ufficiali esattamente dal 28 marzo, un’eternità. Con in mezzo la retrocessione, la scomparsa del sito ufficiale, il mancato ritiro, la pesante contestazione alla società nel giorno del raduno, la sconfitta con il Pontisola, il presunto furto delle scarpette fino ad arrivare all’esordio casalingo di ieri sera in un Del Duca forse mai così spoglio e silente.

 

Silenzio che però si è trasformato in fischi quando Capece ha fallito la sua occasione dagli udici metri. In sala stampa Scalise ha provato a difenderlo. “Dagli undici metri non siamo fortunati. Dispiace, la vittoria manca da tempo e poteva fare morale nascondendo anche qualche problema che abbiamo – dice il terzino tornato titolare dopo le voci di mecato – Capece è andato dal dischetto perché voleva ricucire lo strappo con la tifoseria. Dopo tanti momenti negativi voleva regalarsi una gioia”.

“L’Ascoli non può fare la Lega Pro e avere uno stadio in queste condizioni. – ha aggiunto l’ex Nocerina – Per quanto mi riguarda dall’anno scorso qualcosa si è rotto. Ho avuto tante richieste, per soldi sarei potuto andare via ma sono voluto rimanere con questa maglia”. L’errore di Capece finisce inevitabilmente anche nei pensieri di mister Pergolizzi che poco prima era stato allontanato dall’arbitro Giovani. “I rigoristi sono Malatesta se è in campo – ha detto – e Tripoli. È stato lui a cedergli la palla. È stata una scelta della squadra che vorrebbe mettersi alle spalle tutte le tensioni che ci sono con i tifosi. Purtroppo Capece è andato sul dischetto con la paura e ha calciato male. L’espulsione? Non ho detto nulla all’arbitro”.

Il tecnico palermitano infine ha rivelato la sua ambizione per questa stagione, più che ottimistica almeno per quello che si è visto finora. «Il nostro obiettivo è arrivare tra le prime nove – ha chiosato Pergolizzi – e abbiamo i mezzi per farlo. Credo in questa squadra e in chi l’ha costruita. Dobbiamo crescere e speriamo di riavvicinare la gente a noi”.