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ASCOLI PICENO – Non è una risposta alle provocazioni del sindaco sambenedettese Giovanni Gaspari, piuttosto uno zoom sulla fotografia dell’attuale situazione lavorativa nel territorio piceno, tra disoccupati in aumento e sostegno alla progettazione d’imprese. Ebbene, il presidente della Provincia Piero Celani e il vicepresidente Pasqualino Piunti fanno una ricognizione proprio nella sede del Centro Locale per la Formazione Professionale a Porto d’Ascoli per illustrare il percorso promosso dall’insediamento nel luglio del 2009 a oggi nel campo della formazione professionale, delle politiche attive del lavoro e del turismo. Assente per precedenti impegni di lavoro l’assessore provinciale al Lavoro e alla Formazione professionale Aleandro Petrucci.

Abbiamo speso tutti i 22 milioni 118 mila euro, di cui 17.860.000 provenienti dal Fondo Sociale Europeo, mentre gli altri provengono dallo Stato, dalla Regione e dalla stessa Provincia”, snocciola Celani. Notevole la somma investita, ma i numeri in materia lavoro disegnano un’Italia, e quini un territorio, che ha bisogno di costanti interventi e sostegni. È proprio dal sostegno alle imprese, soprattutto quelle piccole e medie del Piceno, che nascono nuovi scenari e nuove prospettive lavorative. Dunque, negli uffici del Centro sono pervenute 546 domande valide per la stesura di progetti innovativi e tecnologici e, grazie ai 4 milioni 300 mila euro disponibili, ne saranno finanziate l’87%. Attraverso accordi con le imprese, inoltre, durante questi anni si è lavorato per l’inserimento dei giovani e dei soggetti svantaggiati (come disabili o over 50).

Nel primo caso con il progetto “Welfare to Work” è stato promosso l’inserimento lavorativo per i giovani under 31; in tutta la Regione si sono contate 291 possibilità e per quanto riguarda i 75 tirocinanti avviati nella Provincia ascolana il 35% è stato assunto in via definitiva, grazie anche al bonus una tantum offerto alle aziende in base al contratto determinato o indeterminato formulato. Nel caso dei soggetti svantaggiati sono, invece, stati investiti 1 milione 400 mila euro rispondendo concretamente a 364 disabili, con il tutoraggio di 22 psicologi e 76 assistenti sociali. Tanti i numeri, promettenti gli interventi, anche se è ancora alto il numero dell’inoccupazione e della disoccupazione tout court che solo l’uscita dal tunnel della crisi potrà combattere.