Articolo
Testo articolo principale

L’AQUILA – Oggi è il giorno di Salvatore Parolisi. Il caporalmaggiore è arrivato intorno alle 8,15 all’Aquila da Teramo, dove è recluso nel carcere di Castrogno, scortato da un ingente cordone di sicurezza, per la seconda udienza in Corte d’Assise d’Appello. Parolisi ha deciso di parlare per difendersi direttamente dall’accusa di aver ucciso la moglie Melania Rea il 18 aprile del 2011 nel boschetto di Ripa di Civitella (Teramo). L’annuncio è arrivato dagli stessi avvocati di Parolisi Walter Biscotti e Nicodemo Gentile i quali hanno dichiarato che Parolisi è pronto a difendersi fino in fondo.

“Gli abbiamo detto di essere spontaneo – ha detto l’avvocato Walter Biscotti – ribalteremo tutto, siamo fiduciosi. Chiederemo di riesaminare alcuni apetti tra cui le impronte di piede o mano e sul polsino trovato sul corpo di Melania che non appartiene né a Parolisi né a Melania”. “Parlerà del vero rapporto che c’era con Melania – ha detto l’avvocato Nicodemo Gentile – del fatto che non vede la figlia da tanto tempo, di cose che gli sono state addebitate e che non sono vere, transessuali, storie inventate che descrivono una persona che non è mai esistita”.

Per il fratello di Melania Rea, Michele, dalle dichiarazioni di Parolisi “arriverà la solita cantilena”. E l’avvocato di parte civile, Mauro Gionni, aggiunge: “Non mi aspetto nulla da ciò che dirà Parolisi”.