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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Arrivano le risposte alle domande dell’esponente Pdl Pasqualino Piunti; le risposte giunte direttamente dal sindaco Giovanni Gaspari si vanno ad aggiungere alla documentazione fornita dagli uffici dell’Amministrazione e la faccenda sembrerebbe farsi sempre più contorta. Dopo le sollecitazioni di Piunti il Comune risponde ai nove quesiti e le ditte sotto i riflettori si intrecciano tra ruoli, provvedimenti, spettanze e pagamenti.

“In sede di gara, la U.S. Sambenedettese Calcio 2009 ha individuato quale unico soggetto esecutore dei lavori di messa a norma dello stadio (e di realizzazione dell’impianto fotovoltaico) l’impresa Busi impianti”, si legge in capo alla risposta all’interrogazione. Confermata “la cessione da parte della U.S. Samb 2009 del ramo d’azienda alla Decasol per l’importo complessivo di 500 mila euro, come risulterebbe dalla scrittura privata registrata redatta dal notaio Lenhardy”, che però non sarebbe “formalmente comunicata al Comune né autorizzata dal Comune medesimo”.

“Nello schema di convenzione integrativo, approvato il 12 maggio 2011, il concessionario precisa che la società finanziatrice dell’impianto fotovoltaico è Decasol (titolare del Conto Energia). – si legge – Individua soggetto responsabile dell’esercizio dell’impianto la ditta Troiani e Ciarrocchi, in possesso di adeguate competenze che provvederà per suo conto ad assumere gli oneri della gestione dell’impianto fotovoltaico e del Conto Energia compresi la richiesta e l’introito delle tariffe incentivanti. Il venir meno della ditta Busi imponeva l’individuazione di una nuova società con adeguate competenze per garantire la corretta realizzazione, gestione e manutenzione dell’impianto fotovoltaico, la cui individuazione spettava esclusivamente al concessionario U.S. Samb 2009”.

Sono risposte insoddisfacenti. Una situazione gestita in maniera pessima. – afferma il consigliere Pasqualino Piunti – La Samb è stata promossa sul campo ma poi retrocessa. Le ditte aspettano ancora di essere pagate per 970 mila euro”. Una storia che non smetterà di infittirsi dal momento che nemmeno la Commissione d’inchiesta per il caso stadio riesce a partire; i membri eletti, infatti, non riescono a trovare un accordo sulla presidenza. Pierluigi Tassotti sembrerebbe non essere il nome giusto da fare.