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Louis Allen Reed nasceva il 2 marzo 1942 a Brooklyn. Fin dalla nascita è stato affascinato dalla melodia e dal sound rockeggiante e questa euforia lo ha portato a incidere un singolo con una band chiamata The Shades. Nonostante la contrarietà dei genitori e la sua permanenza in un istituto psichiatrico durante la quale gli viene praticato anche l’elettroshock, riesce a perpetuare la sua natura rock. Un artista in continua trasformazione che ha fatto diventare le sue canzoni una leggenda per le vecchie e nuove generazioni lasciando la sua impronta come incarnazione del rock. Ribelle, fuori dagli schemi, un mito per i fan della sua epoca che lo veneravano nonostante la sua vita fuori dagli schemi, fatta di abuso di alcol e droghe. Rappresentante primario del rock decadente ha sempre alimentato la sua passione per la sperimentazione con le sue storie folli idee da strapazzo colmate da parole decadenti ma di una profondità entusiasmante.

Una prosa essenziale la sua, con un linguaggio gergale che rappresenta l’umanità degradante che lo cinge in una morsa crudele. Nelle sue canzoni individuiamo un’amarezza che richiama un distacco dal mondo che non approva. Dopo aver raggiunto New York, conosce John Cale, cofondatore dei Velvet Underground. Il successo viene valorizzato con l’arrivo dell’esponente principale della Pop Art, Andy Warhol, che inaugura il suo cd disegnando la copertina con la banana, diventata famosa in tutto il mondo “The Velvet Underground & Nico”. Dopo la collaborazione con David Bowie negli anni ’70 che consacrerà anche la trasformazione del suo look con Trasformer, esce Ecstasi nel 2000 e The Raven, tratto dalle poesie di Edgar Allan Poe. Danno l’annuncio della sua morte al Rolling Stone, ma le cause sono ancora da accertare.

“Il rock’n’roll per me era tutto, ed è tuttora la promessa di un mondo al di fuori della mia stanza e qualunque mondo fosse mi sarebbe piaciuto”.