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ASCOLI PICENO – Dopo le critiche piovute da Ugl e Usb, uniche due sigle a non firmare l’accordo sulla Haemonetics, è ora la Cisl a prendere la parola per spiegare la propria adesione al patto. Martedì infatti in Regione è stata siglata una intesa, dopo lunghe trattative, tra la proprietà, la Confindustria, la Provincia, la Regione, il Comune e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. Con un comunicato a firma del segretario Romina Rossi il sindacato difende il risultato raggiunto, giudicato come unico rimedio a una situazione che si avviava sempre più alla deriva a causa delle scelte unilaterali presi dall’azienda americana, vicenda definita come lo specchio della crisi lavorativa che attanaglia il Piceno.

“Con questo Accordo la Fim Cisl insieme agli altri sindacati confederali si è presa la responsabilità di portare ai lavoratori un’alternativa rispetto alla deriva di un’azione unilaterale dell’azienda, di cui si continua a condannare il comportamento avuto sul territorio – scrive il sindacato -. Non a caso i lavoratori valuteranno una proposta in cui rimangono aperte le prospettive su una nuova possibile acquisizione che può trovare, se c’è qualcuno veramente interessato, piena attuazione entro il 31 dicembre 2013. Nel frattempo si riconosce ai lavoratori la cassa integrazione straordinaria per due anni che altrimenti non ci sarebbe stata e una serie di incentivazioni ai dipendenti che vanno da circa 27 mila euro a circa 35 mila per tutelare il loro reddito. Oltre al senso di responsabilità sindacale oggi saranno anche i lavoratori a decidere tra questa proposta e una non soluzione, sapendo che accettando l’accordo almeno l’80% dei dipendenti dovrà rinunciare al contenzioso in essere o che si potrebbe aprire con l’azienda con una espressa rinuncia. In questa lunga trattativa se ben si ricordano le posizioni tenute dalle diverse Organizzazioni Sindacali è facile evidenziare come queste siano costantemente cambiate; la costante che è rimasta per chi non vuole fare nessun accordo è la sottolineatura sempre di ciò che manca (pur essendo diverso in ogni trattativa) così da non rispondere alle proprie responsabilità. Speriamo che la libertà e la democrazia con la quale oggi sceglieranno i lavoratori sia un segnale importante per l’intero territorio ascolano e un motivo in più per chi è interessato a rilevare l’azienda perché scommetta davvero sui suoi dipendenti”.