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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – I consiglieri Pd Sergio Pezzuoli e Loredana Emili presentano le carte per portare alla luce eventuali incompatibilità per l’assessore all’Urbanistica e all’Ambiente Paolo Canducci. Dopo l’interrogazione presentata e discussa durante il Consiglio comunale di sabato e l’appoggio dimostrato dal sindaco Giovanni Gaspari e dalla maggioranza, i consiglieri borderline chiedono una risposta netta da parte dell’Amministrazione, tanto netta quanto quella della ditta Troiani & Ciarrocchi con la quale dichiaravano il no ad ogni forma di prestazione lavorativa intercorsa tra le due parti.

“Non c’è nulla di personale, – dichiara Emili – ma le nostre puntualizzazioni su stadio, pensiline e distributore portate avanti in Consiglio comunale hanno sempre un filo rosso“. Lo dimostrerebbero una serie di atti: la delibera n.23 del Consiglio comunale del 21 marzo 2011 con la quale si inseriscono i parcheggi oltra ai tetti per le coperture fotovoltaiche, la delibera di giunta del 12 maggio 2011 in cui si eleva la portata monetaria dei lavori allo stadio e di proroga di cinque anni la gestione dell’impianto dello stadio, la delibera di giunta del 23 giugno 2011 in cui si vota la variazione di gestione a favore della Decasol e la delibera di giunta del 10 settembre 2011 in cui si vota la sanatoria sul Kinder Park. Apice della documentazione due atti depositati in Tribunale tra settembre e ottobre 2011 in cui la ditta Troiani & Ciarrocchi risulterebbe rappresentata dell’avvocato Paolo Canducci.

Chiaro è che il Testo Unico degli Enti Locali non prevede alcuna incompatibilità tra la figura dell’assessore e la professione compiuta nel territorio, altra cosa, invece, l’imparzialità sempre trattata negli articoli del Tuel; “abbiamo mostrato gli stessi atti al Partito e chiediamo una presa di posizione che a oggi non è mai avvenuta se non attraverso il comunicato stampa di sabato“, concludono.