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ASCOLI PICENO – La Cna Picena è già all’opera per la mission 2014: costruire un artigiano digitale su misura delle esigenze del mercato europeo e internazionale. Dunque, in chiusura di un anno in cui l’economia del territorio non ha di certo brillato e in previsione di una maggiore stabilità – nel fondo – l’associazione prende le misure e punta su formazione, innovazione, digitalizzazione e internazionalizzazione. Ogni mese del prossimo anno sarà dedicato a un comparto specifico andando a tutelarlo con gli strumenti disponibili, tra cui nuovi strumenti di finanziamento e accesso al credito, bandi europei e sinergia con la Regione Marche.

 

Non tutto il 2013 è da buttare, al primo ottobre, infatti, la nostra provincia ha registrato la dinamica di crescita più favorevole del complesso delle Marche. Nel Piceno a fronte di 215 imprese che hanno chiuso i battenti, ce ne sono state 282 che hanno avviato un’attività imprenditoriale. Un saldo positivo di 67 unità produttive rispetto al +9 regionale. Ma il lavoro continua a mancare, avverte Cna. Da gennaio a settembre, i contratti di lavoro dipendente sono calati di un ulteriore 3,1 per cento. Per fare un esempio concreto, tra ottobre 2012 e ottobre 2013, nelle Marche ogni 100 posti di lavoro se ne è perso uno, nel piceno se ne sono persi addirittura 9. E non solo. Per la provincia di Ascoli Piceno (trend gennaio-ottobre 2013) gli iscritti alle liste di mobilità sono calati solo del 16,2 per cento. Ovvero il dato peggiore della Marche e lontanissimo dal meno 72,4 per cento di Pesaro-Urbino e dal meno 50,5 per cento di Ancona.

 

Sono aumentati, invece, gli imprenditori stranieri che nella nostra provincia con un +12 per cento in tre anni, soprattutto nel manifatturiero, quello nelle costruzioni e nei servizi di alloggio e di ristorazione.

Ma come ci si prepara al 2014? “Ci dedicheremo mese per mese – spiega Francesco Balloni, direttore Cna Picena – alle nostre attività produttive. Un mese da dedicare a un comparto non vuol certo dire non interessarsi degli altri al contempo, cosa che come Cna facciamo 365 giorni l’anno. Nella consapevolezza, appunto, che in questo momento di grave difficoltà ogni settore ha esigenze specifiche e richiede quindi azioni ad hoc. Formazione, per qualificare maggiormente il lavoro e dare più chances ai giovani, e informazioni mirate (con incontri e seminari) per indicare ai nostri imprenditori la strada migliore, sia per quanto riguarda i mercati (locali, nazionali ed esteri) sia per quanto riguarda le procedure aziendali e quelle, delicate e purtroppo sempre più complesse, di accesso al credito”.

E sull’accesso al credito Cna mette in campo le proprie potenzialità. “In una situazione sempre più problematica – spiega Massimo Capriotti Direttore provinciale di Fidimpresa Marche – accentuiamo la nostra propensione alla consulenza. La specificità delle risposte e le consulenze mirate un numero maggiore di imprenditori ha avuto la possibilità di accedere a un finanziamento per migliorare la propria azienda, per ampliare il proprio mercato, per innovare o comunque per qualsiasi delle tante esigenze di liquidità sorte in seno all’attività. In sostanza abbiamo incrementato la positività delle risposte che le imprese hanno dalle banche. E in questo momento ciò è di vitale importanza per le aziende”.

Altro strumento importante sarà il progetto “Fidipersona” destinato alle persone fisiche che vorranno avviare un’impresa. “Un progetto che prevede l’attivazione di tutta una serie di agevolazioni, sgravi, consulenze per chi ha un progetto imprenditoriale e vuole provare a tradurlo nella realtà come progetto di vita e di lavoro”. E ancora, Cna prevede di operare in sinergia con la Regione per “Fablab”, laboratori di idee rivolti a scuola e università, designer e imprese creative, professionisti e aziende, cittadini che vogliono concretizzare e trasformare le loro idee creative e innovative in prototipi. 

“In questo contesto di estrema difficoltà una delle missioni più importanti che la Cna di Ascoli porterà avanti – conclude Luigi Passaretti, presidente vicario – con ancora più forza nel 2013 sarà la formazione. Corsi di aggiornamento e formazione per i giovani in grado di dare nuove speranze per il futuro del Piceno. Con un occhio ai mestieri classici ma tenendo presente le nuove esigenze del mercato e il fatto che senza nuove tecnologie e strumenti innovativi non ci sarà futuro per i nostri piccoli laboratori, per quanto producano grande eccellenza”.