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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Da Ambiente e Salute nel Piceno arriva l’out out:è ora di esigere la chiusura della procedura. Dopo l’assemblea pubblica del 7 febbraio, infatti, l’associazione ha raccontato ai cittadini la visita al Ministero dello Sviluppo Economico, per effettuare l’accesso agli atti e per incontrare il funzionario responsabile della procedura, Liliana Panei. “Nell’incontro – si legge in una nota – abbiamo ricordato al funzionario, la non conformità della Via Regionale e la diffida a non procedere oltre da noi inviatale: nel caso procedesse nell’avanzamento dell’iter diverrebbe responsabile di tutte le violazioni perpetrate dai tecnici. Dall’accesso agli atti abbiamo rilevato inoltre un’ulteriore violazione: non sono stati rispettati i tempi dettati dal D.Lgs n. 152/2006 che regola il procedimento in corso”.

 

Ecco allora l’ultimatum: “a questo punto esigiamo che il Ministero dello sviluppo economico, chiuda la procedura. Sono stati violati tutti i tempi e le regole, non sono stati applicati i principi che chiede l’Europa: Principio di Precauzione, di Concertazione, di Celerità. Provvederemo pertanto a porre in mora il funzionario procedente, coinvolgendo i suoi dirigenti e lo stesso Ministro. La nostra azione riceverà maggiore capacità di incidenza se anche le istituzioni cittadine, e quelle dei Comuni interessati allo stoccaggio, si uniranno alla nostra messa in mora con l’autorevolezza propria dei consessi elettivi. Chiediamo pertanto al Sindaco ed al Consiglio Comunale di fare proprie le nostre le nostre istanze”.

 

E la chiosa: “dopo un lungo e travagliato percorso siamo vicini alla vittoria. Manca un passo, ma è decisivo: noi lo faremo, e altrettanto chiediamo alle Istituzioni locali”.