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ASCOLI PICENO – “Non accettiamo che i problemi di una o più cooperative diventino argomentazioni politico-elettorali che nulla hanno a che fare con i risultati economici, con le organizzazioni aziendali, con la tutela dei posti di lavoro. – si legge nel comunicato stampa di Alleanza Cooperativa Marche – Si sono scaricate critiche gratuite a modelli di governance e di strutture senza porre, invece, in risalto il ruolo delle cooperative oggetto di discussione, aziende, come la Cooperlat, che non delocalizzano”.

 

A fronte di queste parole Coldiretti Marche chiede all’Alleanza Cooperativa di dire una volta per tutte cosa pensa della chiusura dello stabilimento Coalac e della questione di trasparenza nei confronti dei consumatori sull’origine del latte. Così replica Coldiretti Marche alla nota di Confcooperative, Legacoop e Agci con la quale si denunciano presunti tentativi di strumentalizzazione del caso della dismissione del sito piceno. “È davvero incredibile – sottolinea Coldiretti – sentir dire che l’intera vicenda riguarda semplicemente una cooperativa associata, quando al vertici di quella stessa cooperativa siedono figure che hanno un ruolo di spicco in Confcooperative. Un modo di fare purtroppo non nuovo a un certo tipo di cooperazione; basta guardare al recente caso del Consorzio del Parmigiano Reggiano Dop, che ha dichiarato normale il fatto che il suo presidente abbia partecipato attraverso società, in un articolato sistema di scatole cinesi, a un’impresa ungherese produttrice di formaggi che imitano proprio il parmigiano e fanno concorrenza sleale ai produttori che dovrebbe in teoria difendere”.

 

 

“All’Alleanza – dichiara Coldiretti – chiediamo dunque di pronunciare parole chiare sulla dismissione del sito piceno, punto di riferimento degli allevatori del territorio, sulla provenienza del latte e dei formaggi venduti ai consumatori. Sarebbe anche interessante sapere – prosegue – anche cosa pensa l’Alleanza delle Cooperative della gestione di una coop che produce perdite economiche importanti le cui conseguenze saranno scaricate sulle associate. Ma Coldiretti invita anche il governatore Spacca e l’assessore Malaspina a chiarire le accuse rivolte dal consigliere regionale Camela circa il fatto che la Regione avrebbe dato a Cooperlat il suo assenso all’operazione Coalac. Se non sono vere, è necessaria una forte smentita”.

Intanto è stato rinviato a lunedì 24 febbraio, alle 16.30 presso la Sala Ambiente della Giunta Regionale, il Tavolo istituzionale sulla vertenza Cooperlat di Ascoli Piceno.