Articolo
Testo articolo principale

 

ASCOLI PICENO – Sempre attivissimo il Fai Marche della presidente Alessandra Stipa. Alla vigilia ormai delle Giornate di Primavera che si terranno questo sabato e domenica, il gruppo, nato per tutelare e promuovere il patrimonio artistico e ambientale italiano, ha organizzato una tavola rotonda al Palazzo Malaspina dal titolo “Sviluppo economico, green economy, gestione e tutela del patrimonio: una scommessa ancora possibile?”. Ospite d’onore all’affollatissimo convegno l’ex ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture Corrado Passera. Il promotore del Movimento Italia Unica nel suo intervento ha sottolineato come il nostro Paese abbia tutte le carte in regola per sviluppare un’economia basata sulle energie rinnovabili, a patto però che non si ripetano gli errori del passato dove tanti fondi sono stati usati male e l’ambiente spesso è stato maltrattato.

 

Proprio nell’ottica di sfruttare le risorse già esistenti Passera, prima del convegno, ha visitato un’azienda del gruppo Epico, la Hydrowatt, soffermandosi su due piccoli centrali che producono che producono energia sfruttando l’acqua e l’energia cinetica che altrimenti andrebbe dispersa.

 

“Sono veramente lieto di partecipare a questi eventi organizzati dal Fai, che sono un esempio di come si possa fare tanto per tutelare il nostro patrimonio artistico e ambientale – ha spiegato Passera – il tema delle energie rinnovabili o delle green economy in generale è molto importante. L’Italia può crescere tanto in quest’ambito ma prima di tutto non si devono più usare male i soldi a disposizione, puntando a sviluppare settori come la chimica verde. Come ministro ho dovuto affrontare il tema degli incentivi alle rinnovabili e siamo riusciti a mettere un po’ di ordine, il nostro Paese ha le potenzialità per anche superare gli altri Paesi europei ma non si devono ripetere gli errori del passato. In un periodo di crisi che dura da tempo come questo bisogna lavorare su una scossa economica nell’immediato, non piccole opere che servono solo a rinforzare i sistemi clientelari ma grandi opere. Per esempio si potrebbero risistemare le ferrovie del sud, eliminando così quella sensazione di distacco, e potenziare i porti per rendere il meridione il cuore del Mediterraneo. Con il Movimento Italia Unica stiamo attraversando il territorio, non ci presenteremo alle prossime elezioni perché ora ci stiamo arricchendo visitando le varie città, esperienze che poi confluiranno nel nostro programma e in estate contiamo di partire come forza politica”.