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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come ogni anno una delegazione della Città di San Benedetto del Tronto, giovedì 10 aprile, si è recata a Livorno in occasione del ventitreesimo anniversario della tragedia del traghetto Moby Prince per partecipare alla commemorazione organizzata da Comune di Livorno, Provincia, Regione Toscana e dall’associazione 140 Familiari delle Vittime Moby Prince.

Tra le vittime ci fu anche un sambenedettese, Sergio Rosetti, membro dell’equipaggio; per questo la delegazione della città di San Benedetto del Tronto, aperta dal gonfalone scortato dalla Polizia Municipale, ha partecipato alla commemorazione assieme al figlio di Sergio Rosetti, Nicola. “Per non dimenticare” è il nome della manifestazione con la quale il Comune toscano ha ricordato le 140 vittime. Dopo la funzione religiosa in cattedrale, i familiari delle vittime sono state ricevute nel palazzo comunale dove si è svolta la commemorazione ufficiale. Quindi la suggestiva cerimonia nell’area portuale con la lettura dei nomi delle vittime e il lancio in mare di centoquaranta rose, una per ogni vittima del rogo.

Quest’anno si respirava un’aria diversa: dopo che il presidente del Senato Grasso si è espresso chiaramente, c’è infatti la concreta speranza che possa vedere la luce la commissione d’inchiesta su questo caso, una speranza e un’opportunità che potrebbe dare un senso nuovo alla tenacia dei tanti familiari che chiedono verità e giustizia per i propri cari persi in quella tragica notte. Per la prima volta nella sala consiliare del comune di Livorno, dove si è svolta la commemorazione, è intervenuto Angelo Chessa, figlio del comandante del Moby Prince, che ha chiesto a tutti i familiari presenti di continuare a impegnarsi in un momento cruciale come questo.