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ASCOLI PICENO – Presso lo Spsal di Ascoli Piceno (Servizio prevenzione sicurezza ambienti di lavoro) è stato istituito un tavolo tecnico di concertazione per l’attivazione di una buona prassi coordinati da Luigi Carlini; a comunicarlo il direttore di Area Vasta 5 Massimo Del Moro, a seguito di una nota della Confartigianato Imprese di Ascoli e Fermo condivisa da Cgil, Cisl, Uil e lo stesso Spasal. Saranno predisposte, insomma, le giuste misure di valutazione dell’efficacia della formazione sulle attrezzature da lavoro, al fine di potenziare sul territorio il concetto di idoneità onde evitare infortuni causati proprio da carenze formative e d’addestramento.

La fonte normativa è costituita dal D.Lgs. 81/2008 (Testo Unico per la Sicurezza) che all’art. 2 definisce le buone prassi come soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro. Attorno al tavolo tecnico siederanno Confartigianato Imprese di Ascoli e Fermo, Cgil, Cisl e Uil, Inail di Ascoli Piceno e Direzione territoriale del lavoro di Ascoli Piceno con l’obiettivo di stilare una procedura condivisa sulla base dell’Accordo Stato-Regioni in fatto di “attrezzature di lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori”, norma entrata in vigore il 12 marzo 2013.

Quindi, “lo Spsal di Ascoli si farà carico di stilare test appropriati ed utili allo scopo. – si legge in un comunicato stampa dell’Asur – La procedura così redatta dovrà essere condivisa da tutti gli Enti firmatari del tavolo e sarà proposta alla Regione Marche e al Ministero del Lavoro al fine di essere poi validata come buona prassi da seguire da parte degli Enti formatori accreditati nel territorio di competenza”.