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MONTEPRANDONE – Un movimento che nasce in seno alla minoranza, che però vuole prender ancor più le distanze dall’operato dell’attuale maggioranza con al timone il sindaco Stracci: a Monteprandone i tre esponenti dell’opposizione cioè Marino Lattanzi e Roberto Gabrielli per Sel e Stefano Barbizzi defenestrato dal PD hanno dato vita a Partecipare per Cambiare; la volontà è di staccarsi da un modus operandi di chi intende la politica un mestiere. “Aggregazione, partecipazione, coinvolgimento, per ricercare nella società quelle competenze e sensibilità pronte a mettersi a disposizione della collettività. La forza della vecchia politica, quella dei tatticismi, dei giochi di potere e delle poltrone, sta nella mancanza di concorrenza – sostiene Lattanzi –. Noi vogliamo contrapporci con la passione, l’etica e la responsabilità di persone riconosciute e riconoscibili nella società per impegno ed onestà, persone che vivono del proprio lavoro e si mettono a disposizione per il cambiamento“.

Durante la presentazione del nuovo movimento ha poi aggiunto: “Il nostro comune ha bisogno di persone che con concretezza sappiano riconoscere e affrontare problemi tangibili, di personalità mosse da passione politica e non dal mestiere politico”. Per nulla velato l’attacco all’attuale primo cittadino, del resto i tre fondatori del movimento sono tre fuoriusciti dalla maggioranza del giovane sindaco. L’idea è quella appunto di coinvolgere i cittadini in un progetto politico che potrebbe sfociare in una lista per le amministrative del prossimo anno. Parola d’ordine partecipazione.

La lista svela anche il nome del proprio candidato sindaco: l’avvocato Stefano Ciampini. A sostegno della sua candidatura e del suo programma politico più associazioni cittadine e molteplici personalità politiche: primo e ambizioso obbiettivo quello di aggregare una comunità eterogenea rendendola unita, con al centro dell’operare amministrativo scuola, ambiente, lavoro, turismo e attività produttive, partecipazione e cultura della solidarietà e dello stato di diritto: una partecipazione totale e in toto perché non ci siano discriminazioni di nessun genere nella vita sociale del cittadino.