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ASCOLI PICENO – Dopo la pioggia di critiche arrivate dai social network e dalle associazioni, a parlare ora è il sindaco Guido Castelli, che se la prende con i commercianti rei di non essersi attenuti alle direttive della delibera che consentiva loro di poter mettere dei dehors fuori dagli esercizi, e che per questo saranno multati. Qualsiasi cittadino , ascolano e non, che in questo periodo di feste si sia recato a visitare il tradizionale mercatino natalizio davanti l’Arengo, ha potuto constatare questa non proprio graditissima sorpresa. Alcune attività commerciali nei giorni scorsi avevano istallato all’esterno grossi gazebo, definiti dall’associazione Italia Nostra “roboanti strutture metalliche che creano una vera e propria nuova cubatura”. Il risultato è stato che, vista la concomitanza con la presenza delle bancarelle e della pista di pattinaggio, la piazza risulti satura oltremodo con poco spazio per il passeggio, oltre a un discorso estetico.

Immediatamente in tanti hanno espresso tutta la loro contrarietà invocando che si prendessero provvedimenti. E la risposta del primo cittadino non è tardata ad arrivare, puntando il dito contro i gestori degli esercizi commerciali. Il 19 dicembre la Giunta aveva deliberato la possibilità di poter istallare dei dehors per un massimo di novanta giorni, ad almeno tre metri dalle bancarelle e che fossero facilmente smontabili e compatibili col contesto architettonico della piazza. I gazebo realizzati, spiega Castelli, sono certamente difformi dalle linee guida e quindi saranno multati, aggiungendo che era stata voluta dare un’opportunità ai commercianti di poter incrementare il loro lavoro, anche in un’ottica di difesa dei posti di lavoro, ma che questi hanno ecceduto nei propri limiti.

In tutta questa vicenda il problema è di fondo. Una città che vuole imporsi come meta turistica, e che per farlo avrebbe tutte le carte in regola, non può forse permettersi certi scivoloni. Troppo spesso i salotti cittadini vengono trasformati in sale da pranzo. Se si vuol fare turismo bisogna imparare la cultura e il rispetto per il contesto urbano e il patrimonio storico-artistico della città, altrimenti nonostante tutti gli sforzi di promozione non si andrà da nessuna parte.