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ASCOLI PICENO – “Oggi l’ecografo dà la possibilità di vedere come funzionano alcuni organi vitali molto da vicino. Per questo la donazione del Bim Tronto è di fondamentale importanza”. Ha esordito così il direttore dell’unità operativa di Anestesia e rianimazione, Paolo Fermani, per i ringraziamenti ufficiali al presidente del Bacino Imbrifero del Tronto, Luigi Contisciani, in merito all’acquisto dell’apparecchiatura che “è già entrata a pieno regime nella quotidianità dei nostri servizi e del nostro lavoro”. E’ un sostegno, ha proseguito Fermani, “che aspettavamo da molto tempo e che ha risvolti anche sulla formazione e sulla cultura di questo ospedale”.

 

“Questo è un segnale di vitale importanza – ha detto il direttore dell’Area Vasta 5, Massimo del Moro – per tutto il territorio e per la sanità picena. Come ospedale pubblico non riusciamo a coprire tutti i costi relativi alle attrezzature, nonostante – finalmente – la Regione Marche abbia stanziato ben 3,9 milioni di euro che non sono pochi, ma nemmeno quanti servirebbero”.

 

“In questi quattro anni – ha aggiunto Luigi Contisciani – il Bim Tronto si è dedicato molto al territorio e alla sanità e siamo ben lieti di continuare a farlo. Il rapporto con l’Asur è cominciato con il discorso della Telecardiologia per dieci comuni montani che ha dato la possibilità di effettuare un elettrocardiogramma direttamente a casa propria o in ambulatorio, risolvendo molti problemi logistici per la parte più anziana di popolazione montana. Abbiamo donato l’elettromiografo e il rianimatore neonatale all’ospedale di San Benedetto, i 42 defibrillatori donati ai sindaci dei 17 comuni e l’ecografo al Mazzoni di Ascoli. E fin da ora, mi impegno a provvedere all’implementazione di quest’ultimo il prossimo anno. Questo è il nostro ente, da sempre vicino alla popolazione e alla sanità”. L’ecografo donato all’ospedale di Ascoli è costato ben trentamila euro, mentre i fondi destinati alla sanità nel corso del 2014 ammontano a 146mila euro. 

L’ecografo ha importanti risvolti nell’unità operativa di rianimazione e di anestesia. Per la prima è utile nella puntura delle vene, consentendo maggiore precisione ed evitando così effetti collaterali anche molto gravi. Per la seconda permette di vedere direttamente dove ci sono le terminazioni nervose. A questo si aggiunge l’ambito diagnostico e, con il giusto upgrade, l’apparecchiatura può trasformarsi anche in un eco-cardiografo, con la possibilità di una visione tridimensionale.

“Noi giochiamo nella squadra di chi vuole rappresentare la sanità per quello che è – ha concluso Del Moro – evitando di dipingerla come disastrosa e cogliendo occasioni importanti, come gli Stati generali della sanità del piceno che si terranno giovedì mattina alle 10 presso la sala consiliare del Comune di Castel Di Lama dove tutti gli operatori della sanità del territorio avranno la possibilità di confrontarsi con la giunta regionale“.