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CASTEL DI LAMA – Alla fine a spuntarla è stato Francesco Ruggieri, che più degli altri si era collocato in una posizione fortemente critica nei confronti dell’amministrazione uscente. La lista “Castel di Lama per tutti” ottiene 1363 voti contro i 1123 di “Adesso per Castel di Lama” guidata da Alessandro Corradetti, che si attesta in seconda posizione.

“Finalmente liberiamo Castel di Lama da una casta di potere che da 25 anni ha allungato le mani sul nostro paese. Un risultato netto anche in considerazione del risultato che il Pd ha ottenuto a livello nazionale. Ha vinto la voglia di cambiamento, voglia di gente nuova, idee nuove, volti nuovi”. Commenta così la vittoria il nuovo sindaco poco prima della proclamazione. Ruggieri ha raccolto un largo consenso soprattutto nella zona alta del paese, dove risiede e ha un radicamento maggiore, ma dimostra di aver convinto anche gli abitanti della parte bassa a ridosso della Salaria.

La più votata è stata una donna, Sandra Sprecacé, casalinga con laurea in legge, che conquista 339 voti, un risultato sorprendente e ben al di sopra della media dei voti ottenuti da tutti i consiglieri delle altre sei liste. Si profila per lei un ruolo importante e decisivo nella nuova giunta Ruggieri. Buon risultato per il vigile del fuoco Italo Nardinocchi (198 voti), Pio Silvestri (197) e per l’esponente di Rifondazione Comunista Domenico Angelini che risulta tra i più votati della lista con 188 voti, segno che le persone hanno condiviso la scelta del partito di schierarsi con Ruggieri. Gianluca Re ottiene 183 voti, anche lui farà parte della nuova maggioranza consiliare. Laura Gigli è l’altra donna eletta insieme alla Sprecacé, mentre le new entry inattese sono il giovanissimo ventenne Carlo Maria Angelici e il medico chirurgo Enrico Ciccarelli.

Nel nuovo consiglio anche il rappresentante dei cinque stelle, Mauro Bochicchio, eletto grazie ai 625 voti ottenuti dalla lista grillina. Ersilio Corradetti siederà nel nuovo Consiglio grazie ai 632 voti della lista “Uniti e Liberi per Castel di Lama”. Domenico Re arriva in terza posizione e non riesce a sfondare la soglia dei mille voti, fermandosi a 959. Le liste associate a Cinzia Peroni e Alba Ferretti rimangono fuori e non avranno nessuna rappresentanza.