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ASCOLI PICENO – Finito il periodo di sperimentazione entreranno in funzione da lunedì otto settembre i cinque nuovi autovelox decisi dalla Provincia. Dopo aver fatto la comparsa alcune settimane fa saranno attivi i dispositivi posizionati sulla Valtesino, in entrambe le direzioni, sulla circonvallazione a San Benedetto, anche qui in entrambi i sensi di marcia, ed infine quello posizionato ad Ascoli in via delle Zeppelle in direzione Monticelli all’altezza del distributore del gas. Si tratta di autovelox innovativi con un sistema al laser che li rende precisissimi, usati solo in tre altre province e per la prima volta assieme ad una piattaforma di controllo avanzata. Guai a sgarrare quindi agli automobilisti e motociclisti, i limiti saranno di 90 km/h sulla Valtesino, di 80 km/h sulla circonvallazione di San Benedetto e di 70 km/h su quella di Ascoli. La tolleranza sarà di 5 km/h mentre le rilevazioni scatteranno dai 30 ai 50 metri dopo il passaggio davanti l’autovelox, a seconda dell’altezza in cui è posizionato il dispositivo. Una scelta questa che come sottolineano più volte Provincia e le due società appaltatrici degli impianti, Poste Tributi e Safety21, che segue un progetto di educazione stradale e che ha la sola finalità di prevenire e diminuire gli incidenti stradali.

“La messa in funzione degli autovelox fa parte del nostro progetto di sicurezza stradale – spiega il Presidente della Provincia Piero Celani – e l’unico fine è la prevenzione. Se qualcuno vuole far polemica sulla scelta dicendo che è solo un modo per fare cassa lo invito a vedere che ovunque sono installati, la nostra differenza è che da noi fanno parte di un percorso di sicurezza statale. Un autovelox è stato messo anche dall’Anas sulla superstrada ma nessuno ha detto nulla. La scelta dei luoghi è stata concertata assieme alla Questura, nei punti dove si sono registrati più sinistri purtroppo a volte anche gravi”.

Deus ex machina del progetto è l’ex Comandante nazionale della Polizia Stradale il Generale Domenico Mazzilli : “Questo nuovo metodo è il primo in Italia e presto verrà riproposto anche in altre province. C’è una collaborazione assieme all’Università La Sapienza di Roma con dei professori che verranno a tenere lezioni e seminari. Nell’ultimo anno sono stati 3.400 i morti per incidenti stradali, come gli abitanti di un paese, il nostro obiettivo è quello di dimezzare il numero entro il 2020 e per fare questo bisogna educare soprattutto le nuove generazioni ad una guida responsabile”.

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