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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il gioco d’azzardo è un fenomeno sempre più diffuso tra adulti e giovani, costante – però – è anche l’aumento della dipendenza al gioco d’azzardo. Per questo, i Comuni di San Benedetto e Monteprandone, in collaborazione con l’Ambito Territoriale Sociale 21, il Dipartimento Dipendenze, l’Unità di Strada e la cooperativa Koinema, organizzano un ciclo di incontri “Fuori gioco, dall’immaginario sociale alla prevenzione e cura dell’azzardo”.

Tre seminari per mettere in atto una campagna di prevenzione sul gioco d’azzardo patologico e problematico per sensibilizzare, informare e favorire la creazione di una rete interistituzionale che unisca il sapere clinico a quello del territorio. A potenziare l’azione dell’iniziativa, sono previsti incontri negli istituti scolastici con lo scopo di riconquistare la capacità di giocare in modo sano e favorire una conoscenza che possa aiutare a raggiungere la capacità di valutare autonomamente i rischi e le conseguenze di un gioco d’azzardo fuori controllo.

Sabato 20 settembre presso la sala convegni dell’ospedale sambenedettese il primo appuntamento intitolato “Dal piacere del gioco alla schiavitù della dipendenza – Il gambling patologico”; medici, psichiatri, psicologi e assistenti sociali si ritroveranno per approfondire il lato scientifico della patologia. Gli altri due appuntamenti, il 26 settembre nella nuova sala riunioni di Centobuchi e il 25 ottobre all’auditorium comunale Tebaldini di San Benedetto, si terranno le sessioni: “L’azzardo non è un gioco – Dall’immaginario sociale alla prevenzione e cura dell’azzardo” destinato a sindaci, assessori, giornalisti e docenti; “Le regole del gioco – Il gioco d’azzardo tra business e patologia” rivolto a avvocati e bancari.

A curare i corsi le psicologhe-psicoterapeute Mirca Di Pietro e Irene Ciabattoni, che annunciano la partecipazione del dottor Claudio Cacaci, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche dell’Asur Marche Area Vasta 5, e il dottor Edio Costantini, consulente della Fondazione Monsignor Francesco Traini contro l’usura. Per partecipare agli incontri è necessaria l’iscrizione al numero 0735 586004 o all’indirizzo mail mirka.dipietro@gmail.com.

“Dobbiamo rimediare ai danni culturali di questo tempo, prodotti con il benestare del governo. – commenta a chiusura il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci – Dobbiamo tutelare la famiglia, inteso come primo luogo sensibile. Noi Comuni abbiamo sempre meno risorse per risolvere i bisogni, è per questo che ci sentiamo in dovere di tentare di risolvere le cause del disagio. È in quest’ottica che va inteso questo percorso”.

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