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VENAROTTA – Strano ma vero. Si potrebbe definire così il caso di Venarotta, un Comune intorno ai duemila abitanti in provincia di Ascoli Piceno dove da 13 anni non sono state staccate multe. Il paesino incastonato nelle colline del Piceno è riuscito a guadagnare il titolo di “patria degli automobilisti” e le pagine delle testate giornalistiche. Una rarità, insomma, o forse la buona condotta dei cittadini alla guida che dal 2001 non avrebbero commesso alcuna violazione del codice della strada.

IL CASO DI VENAROTTA – Nell’Italia frenetica, del parcheggio selvaggio e della precedenza sconosciuta, Venarotta sembrerebbe essere un’isola felice dove andare in auto non vuol dire andare di fretta. Niente autovelox e pochi vigili urbani, potremmo svelare così l’arcano. La multa più recente? A un’auto parcheggiata male nel 2001 e il conducente ha sborsato 30 delle care vecchie lire (15,49 euro oggi).

LE STATISTICHE – Quali le ragioni di questo record? Forse la buona condotta degli automobilisti o forse i vigili bonari, ma di certo non è colpa del numero ristretto di abitanti. Le recenti statistiche, infatti, evidenziano come anche nei piccoli paesi le multe possano fioccare a dismisura per gonfiare le casse dai Comuni; qualche esempio a rigore della cronaca: Calvi Risorta, nel casertano, che ha sfornato 1200 multe su 5900 residenti o Las Plassas, nel sassarese, con 1673 multe su 269 cittadini e ancora Briciole, in Liguria, dove il Comune di 2800 abitanti ha incassato 250mila euro con gli autovelox mobili e l’impianto semaforico con telecamera. L’ultima statistica del Sole 24 Ore, infine, stila la classifica dei Comuni (le principali città italiane) più multati sulla base della media degli incassi: sul podio posti Milano, Firenze e Bologna, “confortante” il 72esimo posto di Ascoli Piceno.

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