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SAN BENEDETTO DEL TRONTO – In Italia oltre 2,3 milioni di persone consumano, occasionalmente o per dipendenza, sostanze psicoattive. Questo è il risultato dell’ultima indagine sulla popolazione redatta da Gps-Dpa nel 2012 (clicca qui per consultarla) e ripreso dal Parlamento per la relazione 2014 su consumo di sostanze stupefacenti e tossicodipendenza.

EMERGENZA NAZIONALE – I dati resi noti dal Dipartimento per le politiche antidroga, segnalano una una contrazione dei consumi nel 2012 tra la popolazione compresa tra 15 e 64 anni per tutte le sostanze prese in esame. L’Italia, nel confronto con gli altri Paesi europei, si posiziona al primo posto per utilizzo di psicofarmaci senza prescrizione medica, al ventitreesimo per il consumo di cannabis, al diciottesimo per la cocaina, al ventiseiesimo per le amfetamine, al ventinovesimo per l’ecstasy e all’ottavo posto per il consumo di eroina. Rimangono invariati rispetto al quadro europeo, i decessi per droga, nel solo 2013 sono stati registrati 344 morti, di cui 308 maschi e 36 donne. L’età media è di 38 anni per la cocaina e di 40 anni per l’eroina. Nel 42,4% dei casi il decesso è stato ricondotto all’eroina, nell’8,4% alla cocaina, mentre nel 3,8% al metadone. È sempre l’Italia ad essere tra i paesi europei con il più elevato numero di utenti in trattamento con età superiore ai 39 anni (Europa 15,3% – Italia 31,3%) e, nello specifico, tra cui 98.460 persone con terapia sostitutiva (Regno Unito 171.083 persone, Spagna 76.263).

IL CONVEGNO – Sarà proprio il quadro delle dipendenze patologiche ad essere analizzato nell’ambito del convegno annuale del Coordinamento Regionale Enti Accreditati della Regione Marche, “Osserva, Immagina, CREA” che si terrà il 19 novembre presso il PalaRiviera di San Benedetto del Tronto. Il convegno fornirà un’analisi dettagliata del sistema delle dipendenze patologiche nella regione Marche, a fronte della riprogrammazione sanitaria e dell’offerta clinica. Il tema sarà analizzato da un punto di vista dell’offerta di cura proposta dal servizio pubblico e dal privato sociale accreditato, grazie ai dati forniti dall’Osservatorio Epidemiologico Regionale. L’incontro sarà l’occasione per porre le basi per la redazione di un documento programmatico o meglio codice edico che faccia da spartiacque con quanto è stato fatto in passato, sia dal C.R.E.A. che a livello politico e sanitario.

Osserva, Immagina, Crea

NELLE MARCHE – Il centro Italia risulta essere uno tra gli ambienti più problematici del paese, collocandosi al primo posto per consumo di cannabis, cocaina e eroina. Le Marche contano anche un record nero; dal 2008 la quantità di stupefacenti sequestrata è aumentata di 11 volte contro un aumento di 1,6 volte su scala nazionale. Il porto di Ancona difatti si conferma come il centro più importante della circolazione della droga non solo nella regione, ma in tutta Italia per la sua posizione esposta ai mercati criminali dell’Est Europa. Allarmante anche il numero di morti per overdose nelle Marche, tanto da essere la terza regione italiana, in controtendenza invece i numeri delle prese in carico da parte delle strutture C.R.E.A. registrando una netta diminuzione degli utenti delle comunità terapeutiche. Chi accetta di seguire un percorso di disintossicazione, per lo più persone tra i 21 e i 45 anni, non sempre arriva alla risoluzione del problema. Il periodo completo di trattamento dura in media un anno e mezzo, mentre gli episodi di abbandono (nel 2013 il 24,5% e nel 2014 il 31,5%) del percorso terapeutico si verificano in media dopo sette mesi circa. I dati forniti derivano da un’attenta analisi relazionata in presentazione al convegno da Riccardo Solini e Enzo Gravina del Osservatorio Regionale con il contributo dell’assessore Margherita Sorge.

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