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Il “Comitato Emergenza Strada Provinciale 24” di Venagrande, presieduto dal consigliere comunale di Ascoli, Marco Cardinelli, ha alzato la voce nei confronti dell’amministrazione provinciale guidata da Paolo D’Erasmo, ieri mattina, nel corso della conferenza stampa che si è svolta al palazzo dei Capitani, per chiedere un significativo intervento proprio sulla medesima strada, che collega la frazione (nella quale vivono circa 1500 persone) al capoluogo.

LA VICENDA – La drammatica situazione relativa appunto alla strada provinciale 24, l’unica via che collega Venagrande e le altre frazioni di quella zona ad Ascoli, perdura ormai da oltre un anno, con la carreggiata che è diventata sempre più pericolosa a causa delle frane e degli smottamenti, che di conseguenza hanno reso il percorso ormai ad altro rischio. Le condizioni del manto stradale, peraltro, sono degenerate dal novembre del 2013, dopo l’alluvione che provocò i primi disagi per gli abitanti del paese. Successivamente, tanti altri episodi hanno portato anche al restringimento della stessa carreggiata in alcuni punti, fino ad avere (in certi casi) una larghezza che consente a malapena il passaggio di una singola vettura.

CARDINELLI POLEMICO – Il più polemico, ovviamente, è il consigliere comunale Marco Cardinelli. “Sono almeno una ventina i punti pericolosi lungo i nove chilometri nei quali si articola la strada provinciale 24 – ha spiegato quest’ultimo – Dopo le  tante segnalazioni avanzate alla Provincia, fra l’altro, pensavamo di risolvere la problematica in maniera diplomatica, ma così non è stato. L’ex presidente Piero Celani, nel giugno del 2014, ha ripristinato un tratto della carreggiata a seguito di una frana a valle per un importo di 38mila euro, installando anche un’apposita banchina. Poi, però, non è stato fatto più nulla. Ora D’Erasmo non se ne sta preoccupando affatto. Anzi, addirittura ci sono cavi dell’alta tensione che passano in mezzo alle piante e con un’ordinanza il Comune obbligava la Provincia ad intervenire alla potatura delle stesse. Il presidente dell’ente, invece, ha sollecitato a sua volta l’Enel.  La nostra frazione è stata completamente abbandonata e, invece di svilupparsi, regredisce”.

SI VA IN PROCURA – Cardinelli ha concluso la conferenza stampa annunciato di intraprendere delle nuove azioni eclatanti nel corso delle prossime settimane. “Se la Provincia non interverrà il prima possibile – ha sentenziato il consigliere comunale – ci rivolgeremo alla Procura, sollevando un autentico polverone. Ormai, infatti, non ne possiamo più di questa situazione ed è giunto il momento di farci sentire e di far valere i nostri diritti”.

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