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ASCOLI PICENO – L’Istituto “Gaspare Spontini”, che ha formato tante generazioni di musicisti, punto di riferimento culturale per la città di Ascoli Piceno, è al centro di una discussione tra Comune e Provincia, finora finanziatori del Consorzio che, dopo l’entrata in vigore della legge Delrio, avrebbe dovuto assumere, nelle intenzioni delle due Istituzioni, una nuova configurazione diventando una Fondazione. La nuova normativa demanda il settore Cultura alla Regione e già dal prossimo autunno la Provincia perderebbe il suo ruolo di finanziatore.
C’è apprensione, quindi, per un Istituto che ha fatto la Storia di Ascoli Piceno. Il sindaco Guido Castelli ha dichiarato che “Inizia la corsa contro il tempo e per fare sia bene che presto dovremo lavorare sodo e senza tentennamenti. La nostra ferma volontà è quella di continuare la storica esperienza dell’Istituto Spontini riconfigurandone l’organizzazione e determinando economie di scala che consentano di portare avanti la missione dello Spontini confidando esclusivamente sul contributo comunale e sulle quote di iscrizione”.
“Abbiamo le idee chiare – ha continuato il sindaco – ma era doveroso attendere le valutazioni del presidente D’Erasmo che, all’indomani del suo insediamento, mi aveva chiesto il giusto tempo per ponderare l’impatto della nuova normativa sulle due realtà a partecipazione provinciale che si occupano di istruzione musicale: lo Spontini di Ascoli e il Vivaldi di San Benedetto”.

DALLA PROVINCIA – In attesa di risposte e chiarimenti dalla Regione, il presidente Paolo D’Erasmo ha fatto sapere di essersi fatto carico della questione con l’obiettivo di assicurare l’inizio del prossimo anno scolastico, previsto per settembre.
Dalla Provincia si aggiungono oggi anche le considerazioni di Valentina Bellini, che sottolinea come “a differenza del Comune, che non ha ancora versato le proprie quote, la Provincia, nonostante il suo precario equilibrio economico-finanziario e le ben note difficoltà di bilancio, non solo ha riconosciuto i debiti delle proprie quote consortili, ma le ha liquidate erogando all’Istituto ben 35 mila euro. Ciò dimostra l’impegno e la convinzione con cui la Provincia segue con attenzione le esigenze e le problematiche dell’Istituto. Certamente il quadro normativo istituzionale è in piena evoluzione e ciò crea oggettive difficoltà nella definizione dell’assetto giuridico e del profilo futuro dell’istituzione culturale”.

“La cultura non rientra infatti tra le funzioni fondamentali della Provincia – conclude Bellini – e la Regione non ha ancora emanato la legge di riordino che le riattribuisce questo compito. Tuttavia, responsabilmente in questo periodo di transizione, che si auspica sia il più breve possibile, la Provincia continuerà a preoccuparsi con solerzia delle sorti dello Spontini continuando, seppur con un bilancio provvisorio in dodicesimi, ad assicurare il proprio sostegno economico. Non solo l’amministrazione provinciale si è attivata per valutare la possibilità che la Regione, nella sua titolarità della funzione cultura, le subentri nel Consorzio e possa continuare questa forma giuridica di gestione dell’Istituto. È del tutto evidente che se le norme non lo consentissero e gli indirizzi della Regione fossero diversi, la Provincia di concerto con il Comune di Ascoli e con tutti i soggetti interessati cercherà altre forme giuridiche di gestione a partire dalla Fondazione”.

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