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E’ stato presentato oggi pomeriggio agli organi di informazione il terzino destro Alberto Almici, nuovo acquisto dell’Ascoli Picchio, in attesa di capire se i bianconeri militeranno nel prossimo campionato di Serie B oppure no. Nella sala conferenze della sede di corso Vittorio Emanuele sono stati il direttore generale Gianni Lovato e l’azionista Battista Faraotti a dare il benvenuto al calciatore che arriva dall’Atalanta.

LE PAROLE DI LOVATO –  “Siamo molto contenti di presentare un calciatore con Almici perché era ambito da molte squadre” – ha esordito il direttore Lovato – La trattativa è stata semplificata dalla ferma volontà del ragazzo di vestire la maglia dell’Ascoli. La realtà è che moltissimi giocatori vogliono vestire il bianconero, segno che la nostra è una società ambita, credibile e che in questo anno e mezzo ha lavorato molto bene”. A seguire è stato anche Battista Faraotti ad esprimere tutta la propria soddisfazione per l’arrivo del difensore. “Almici è un ottimo ragazzo oltre che un validissimo calciatore – ha spiegato Faraotti – a testimonianza del fatto che ad Ascoli cerchiamo uomini veri. Lo scorso anno ha sfiorato la serie A con l’Avellino, speriamo che sia di buon auspicio per il prossimo campionato dell’Ascoli. La società lavora quotidianamente per fare bene, non dico che si riuscirà a riportare l’Ascoli ai fasti di Rozzi, ma lavorando con serietà alla fine i frutti sono certo che arriveranno. Con Alberto abbiamo aggiunto un’altra pedina importante allo scacchiere a disposizione dell’allenatore. Sono certo che riuscirà a lavorare bene, la piazza è esigente ma c’è l’ambiente ideale per esprimersi al meglio”.

ALMICI CARICO – Infine a parlare è stato proprio Alberto Almici, rigorosamente in maglia bianconera. “Ringrazio la dirigenza per le belle parole espresse – ha commentato il difensore – Devo dire che effettivamente avevo molte opportunità ma ho voluto Ascoli ad ogni costo, qui c’è un progetto importante e non vedo l’ora di raggiungere i compagni per il primo allenamento. Conosco Luca Belingheri, che mi ha detto un gran bene della piazza e poi mio padre ha fatto il militare qui e ricorda l’Ascoli dei tempi di Mazzone. Conosco Petagna, col quale ho giocato sei mesi. Gli ho già promesso cinque assist, ma poi dovrà essere lui a metterla dentro – ha scherzato Almici – “Sono un terzino di spinta, negli ultimi anni ho migliorato anche la fase difensiva. Gioco a  destra, ma mi sono adattato anche a sinistra o come esterno a centrocampo. Mister Petrone mi aveva già visto lo scorso anno quando con l’Avellino affrontammo il Pescara: iniziai la gara come interno di centrocampo, poi fui spostato dietro come terzino destro in una difesa a quattro. Il mio obiettivo personale è intanto tornare al top fisicamente: ho svolto la preparazione con l’Atalanta, ma mi manca l’intensità, che recupererò fra qualche settimana. L’obiettivo di squadra è ancora presto per fissarlo, aspettiamo il secondo grado di giudizio”.

 

 

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