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CASTEL DI LAMA – Un fondo “salva stalle” da attivare utilizzando i finanziamenti comunitari del nuovo Piano di sviluppo rurale per tutelare gli allevamenti rispetto al problema dei danni causati dai lupi e dai cinghiali e per la ricostituzione del patrimonio zootecnico. Questa è la proposta avanzata dalla Coldiretti Ascoli Fermo nel corso del convegno che ha aperto la Fiera del SS Crocifisso di Castel di Lama.

TUTELARE GLI ALLEVATORI – L’assedio degli animali selvatici sta mettendo a rischio la sopravvivenza degli allevamenti. Agli attacchi dei lupi alle greggi, infatti, si aggiungono i problemi causati dai cinghiali che oltre ad essere pericolosi veicoli di malattie rappresentano un grande disagio per le condizioni dei campi di cereali e di mais, utilizzati per l’alimentazione delle mucche e degli altri animali da allevamento. Alla presenza di circa trecento persone, tra allevatori e cittadini, oltre che della vicepresidente della Regione Marche Anna Casini, la Coldiretti ha richiesto un fondo volto a coprire i danni provocati dalla blue tongue, la malattia innocua per l’uomo ma che colpisce greggi e mandrie.

LA PROPOSTA DI COLDIRETTI – Presentato, dunque, il documento base che prevede la possibilità per gli agricoltori di effettuare gli abbattimenti degli animali invasori. La proposta di legge consiste in una sorta di zonizzazione delle attività individuando a livello regionale una vera e propria mappatura di quelle aree e colture che necessitano di maggior tutela e sostegno.

SALVARE IL MADE IN ITALY – Ma a danneggiare le stalle picene è anche la concorrenza sleale di latte e carne a basso prezzo importati dall’estero, favorita dalla mancanza di trasparenza, mentre l’Europa vorrebbe addirittura rimuovere il divieto di utilizzo delle polveri per fare il formaggio. Non a caso Coldiretti ha promosso una raccolta di firme per salvaguardare la qualità delle produzioni casearie che per l’occasione è stata sottoscritta anche dalla vicepresidente Anna Casini. “In questo avvio di mandato sto applicando il metodo Ceriscioli – ha spiegato la Casini nel suo intervento – basato sull’ascolto costante delle esigenze, attingendo alle informazioni e alle indicazioni che le rappresentanze come la Coldiretti ci offrono”. Il responsabile nazionale Coldiretti per lo sviluppo rurale Stefano Leporati, infine, ha illustrato le novità per gli allevamenti previste dalla nuova Politica agricola comunitaria, sottolineando l’importanza di regole, qualità e indicazione d’origine.

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