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Finalmente si comincia. L’Ascoli esordirà in B domani pomeriggio alle 15 allo stadio “Biondi” contro la Virtus Lanciano, dopo due anni trascorsi nel purgatorio della Lega Pro. Per i bianconeri si tratta di una sfida molto importante, perchè iniziare con una vittoria significherebbe dare il giusto entusiasmo a tutto l’ambiente, anche perchè martedì sera si tonerà in campo per il recupero contro l’Entella.

I VOLTI NUOVI – Oggi pomeriggio, nella sede di corso Vittorio Emanuele, sono stati presentati Daniele Cacia e Gigi Giorgi, alla presenza del presidente Bellini. “Siamo molto felici di essere qui e speriamo di toglierci delle belle sodddisfazioni – hanno spiegato i due nuovi acquisti, reduci dalla serie A, rispettivamente dal Bologna e dall’Atalanta -. Siamo a disposizione del mister, consapevoli di essere arrivati in una grande squadra, molto blasonata, con alle spalle una società seria”. Giorgi, in particolare, ha riferito di aver rinunciato a restare in serie A, nonostante le pressioni dell’allenatore atalantino Reja, pur di tornare nella squadra della sua città.

LE PAROLE DI PETRONE – A parlare, oggi, è stato anche il mister Petrone. “Lo stato d’animo mio e della squadra è quello di chi ha raggiunto in anticipo un traguardo, che ci eravamo prefissati in tre anni – ha spiegato il tecnico bianconero – La B non è affatto un punto di arrivo, ma di partenza; dobbiamo consacrarci in questa categoria per poi raggiungere l’obiettivo massimo, la Serie A, che il Presidente ha fissato in 3-5 anni. Fra i ragazzi c’è grande entusiasmo, nell’ultimo periodo si sono uniti al gruppo tanti elementi, Giorgi, Cacia, Antonini, Milanovic, Almici, Caturano e altri, che si sono messi subito a disposizione. Qualcuno si è unito a noi ieri, qualcun altro oggi, va dato tempo a questa squadra di crescere. Giorgi, Antonini, Cacia non fanno certo fatica ad inserirsi in uno scacchiere nuovo, in pochissimo tempo hanno visto il nostro modo di lavorare e pian piano oltre a darci una mano dal punto di vista di qualità individuale, ce lo daranno sotto il profilo di squadra. Per qualsiasi squadra è difficile trovare un’organizzazione nei primi 2-3 mesi di campionato, figuriamoci per noi che siamo dovuti partire in ritardo”.

 

 

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