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L’Ascoli crolla in casa contro il Cesena, nella terza giornata di campionato. I bianconeri, dopo un buon primo tempo, cedono nel corso della ripresa con il punteggio finale di 3-1 per i romagnoli. Decisivo, però, ad indirizzare la gara, il gol di Ciano su calcio di punizione, con la palla che colpisce la traversa e rimbalza sulla linea, ma per l’assistente e l’arbitro la sfera è entrata. Una rete assolutamente inesistente, quindi, dopo la quale la squadra di Petrone ha mollato e perso la concentrazione, regalando gli altri due gol alla compagine di Drago. Martedì ci sarà subito l’occasione per il riscatto in casa del Latina nel turno infrasettimanale.

LE FORMAZIONIPetrone ripropone il 3-5-2. In attacco spazio a Petagna accanto a Cacia, con quest’ultimo apparso ancora in ritardo di condizione e preparazione atletica. A centrocampo, gli esterni sono Almici e Pecorini, mentre al centro c’è il rientro di Altobelli dal primo minuto al posto di Carpani. Insieme a lui, poi giocano dall’inizio anche Addae e Jankto. In difesa, invece, davanti al portiere Lanni, il tecnico bianconero punta su Cinaglia, Milanovic e capitan Antonini. Solo tribuna per il neoarrivato Canini. Per il Cesena, invece, Drago si affida al temibile tridente composto da Ciano, Ragusa e Rosseti.

IL PRIMO TEMPO– Nel primo tempo a vincere è la noia, visto che le occasioni si contano sulle dita di una mano. Anzi, anche di meno. Il Picchio prova a rendersi pericoloso al 6′ con il tiro dalla distanza, alla Florenzi, scagliato da Addae, ma la palla termina a lato. All’11’. invece, è Petagna a provare la staffilata, con Gomis che blocca senza eccessivi patemi d’animo. Sul capovolgimento di fronte ci prova Ragusa, con la sfera che lambisce il palo alla destra di Lanni e si spegne sul fondo. Al 22′ risponde l’Ascoli con la conclusione da fuori area di Pecorini che finisce alta, mentre nel recupero tenta di segnare Cacia, ma il suo tiro viene sporcato in corner da un difensore del Cesena.

LA RIPRESA – Nel secondo tempo, l’episodio decisivo arriva al 14′: Ciano su calcio di punizione centra la traversa, la palla rimbalza sulla linea ma clamorosamente il direttore di gara assegna la rete, su segnalazione dell’assistente. Un gol assegnato ingiustamente, che di fatto condanna il Picchio. Al 24′ arriva il raddoppio di Ragusa, con un tiro a fil di palo imprendibile per il portiere Lanni. Al 36′, poi, il Cesena chiude i conti ancora con Ragusa, pescato in area da Valzania. Sul finale, però, l’Ascoli trova la rete della bandiera per il definitivo 1-3 con il colpo di testa di Petagna sugli sviluppi del calcio di punizione di Berrettoni.

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