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E’ stato presentato questa sera agli organi di informazione il neo allenatore dell’Ascoli Devis Mangia. A farlo, presso la sala conferenze della sede sociale di Corso Vittorio, è stato il presidente Francesco Bellini. Con lui l’azionista Gianluca Ciccoianni, il direttore generale Gianni Lovato e il direttore sportivo Francesco Marroccu, davanti ovviamente a tutti i giornalisti.

IL PATRON –  “E’ un vero piacere per me presentare il nuovo allenatore dell’Ascoli – ha esordito il presidente Bellini dando una pacca sulla spalla a Mister Mangia – Avevamo molte alternative, ma credo che la scelta fatta sia la migliore, mi piace dare fiducia a persone giovani di volontà, è il tecnico ideale per far avanzare l’Ascoli e Ascoli nel calcio. Bisogna guardare al futuro con grande ottimismo”.“La scelta è stata ponderata fra una cerchia di allenatori – ha poi detto Gianluca Ciccoianni – Per questa scelta condivisa ringrazio Lovato e Marroccu”. Quest’ultimo, invece, ha voluto tracciare una riga col passato. “Ringrazio il tecnico uscente, Mario Petrone, per il lavoro svolto e do il benvenuto a Mangia – ha spiegato Marrocci – allenatore che credo potrà lasciare il segno. Mi piacerebbe che società, squadre e tifosi siano tutti uniti nel tracciare una riga col passato per ripartire come se oggi fosse il primo  luglio”. L’ultimo intervento è stato di Lovato. “Vorrei sottolineare che ancora una volta la società ha fatto una scelta non per l’immediato ma di prospettiva – ha commentato il direttore generale – Mangia è un tecnico che vanta esperienze molto molto importanti nonostante la giovane età. Ci sono tutti i presupposti perché questo matrimonio sia ricco di soddisfazioni”.

LE PAROLE DEL MISTER – “Ringrazio il presidente Bellini e la società perché mi hanno chiamato in uno dei club più antichi d’Italia e questo per me non può che essere motivo di grande orgoglio – ha dichiarato il mister Mangia – La mia scelta è stata determinata in primo luogo dall’importanza della piazza, che ha fatto storia nel calcio italiano e che ha una tifoseria passionale, di qualità , molto attaccata ai colori bianconeri; un altro aspetto fondamentale è stata la sensazione che mi hanno trasmesso le persone, tutte serie a cominciare dal presidente, che è un padre di famiglia, una figura che definirei atipica per il mondo del calcio e poi anche i direttori, la dirigenza, tutti. Ho trovato i ragazzi molto bene, la rosa è di qualità, ho visto ragazzi molto disponibili, vogliosi di dimostrare i valori che hanno, perché ne hanno. Ho apprezzato la loro curiosità, aspetto che reputo importantissimo: non mi piacciono le persone passive, che subiscono le indicazioni dell’allenatore, ma quelli che chiedono il perché delle cose. Questo gruppo ha risorse importanti che vanno convogliate nella gara di sabato. Cercherò di sfruttare al massimo le potenzialità di ognuno con l’intenzione di tirare fuori il meglio da questa squadra. Non esiste l’ “io” e gli interessi personali, ma il “noi” e intendo un  “noi” allargato: il sottoscritto da solo conta zero, l’unica cosa che conta è la maglia bianconera. Chi in settimana dimostrerà di poter fare meglio giocherà. Per me non contano giovani e meno giovani, ma chi dà garanzie alla squadra. L’unico calciatore che ho allenato è Bellomo nello Spezia – ha proseguito il nuovo allenatore dell’Ascoli – ma ho una conoscenza  professionale di tutti i calciatori che hanno avuto un passato nelle nazionali giovanili o che erano fra gli “osservati” della Nazionale, mi riferisco a Lanni, Almici, Petagna, Pecorini e altri. Ascoli è per me una grande occasione, non potrebbe che essere così, è una piazza che ha avuto in panchina uno come Mazzone, che spero di incontrare presto e avere qualche dritta anche da lui”. La conclusione del tecnico ha riguardato il suo team di lavoro. “Abbiamo conservato lo staff già esistente – ha spiegato Mangia – una risorsa molto importante e di livello a cui abbiamo aggiunto il mio vice Paolo Cozzi e il collaboratore tecnico Cesare Beggi”.

 

 

 

 

 

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