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Cari risparmiatori creativi, spesso mi lagno perché invece delle solite menzogne vorrei ricevere delle risposte schiette, delle proposte dignitose, una condizione sociale decorosa, uno stato professionale che non sia umanamente mortificante. Eppure mi rendo conto che la soluzione a questo senso d’inadeguatezza e insoddisfazione è racchiusa in me, nella mia determinazione. Non si può pretendere che siano gli altri a rinnovare il proprio atteggiamento se il nostro rimane perpetuamente inerme e sfiduciato. A volte bisogna avere il coraggio di esporsi con quella stessa onestà morale che reclamiamo dalla collettività. Sebbene di questi tempi sia un’impresa degna di un eroe, credo sia necessario strappare dalla pelle quell’avvilimento che ormai è diventato una sorta di superficie protettiva perché ormai è il nostro turno, questa era ci appartiene, siamo noi il cambiamento che vorremmo vedere nel mondo.

IL MOTTO DELLA SETTIMANA – Questa volta vorrei proporre non solo a voi, ma anche a me stessa le parole del Mahātmā Gandhi perché spesso nelle sue riflessioni riesco a rintracciare l’indicazione, la via, la meta: “Un pianeta migliore è un sogno che inizia a realizzarsi quando ognuno di noi decide di migliorare se stesso” e “Serenità è quando ciò che dici, ciò che pensi, ciò che fai, sono in perfetta armonia”.

LA VITA SOCIALE ESIGE UNA TRADIZIONE – Gli studi che hanno segnato la mia esistenza, mi hanno anche insegnato che la tradizione popolare è un bene volatile, immateriale e molto spesso tramandato solo oralmente o attraverso degli occasionali atti performativi. Le parole dell’antropologo Alberto Maria Cirese si sono impresse sulla pelle come un tatuaggio indelebile: “Canti o fiabe, feste o spettacoli, cerimonie e riti non sono né mobili né immobili in quanto, per essere fruiti più volte, devono essere ri-eseguiti o rifatti, ben diversamente da case o cassapanche o zappe la cui fruizione ulteriore (…) non ne esige il ri-facimento. (…) I beni volatili sono insieme identici e mutevoli e vanno perduti per sempre se non vengono fissati su memorie durevoli”. Ed è per questo che nutro sempre gratitudine nei confronti di eventi come il Sibylla Folk Festival che si terrà da venerdì 6 fino a domenica 8 novembre ad Offida. Soltanto per la descrizione del progetto merita una menzione speciale: “Nella tradizione italiana ogni festa va onorata secondo la propria cultura. Riti e usanze si manifestano attraverso la propria musica, inneggiando alla sacralità della vita. Confrontandoci con gli altri in uno scambio produttivo e paritario, balli, canti, sonate e buon cibo, aiutano a scoprire chi siamo. Viaggiare con noi nella natura e alla scoperta di queste particolarità, non è solo una festa, è il nostro patrimonio culturale”. Per conoscere i dettagli sui percorsi culturali pensati per riscoprire le origini del saltarello marchigiano, della pizzica salentina e della tammurriata campana, sui corsi di musica e di danza che saranno tenuti da professionisti provenienti dalle zone interessate e sulle cene tipiche organizzate in collaborazione col ristorante pizzeria La Mattrà di Offida: 328 6717950; 328 4130444; 338 1594327 o sibyllafolkfestival@gmail.com.

LA VERITA’ NON STA IN UN SOLO SOGNO MA IN MOLTI SOGNI – Per commemorare Pier Paolo Pasolini che quarant’anni fa fu strappato a questo “popolo ormai dissociato da secoli”, il quale tuttora ha bisogno delle lucide analisi di un uomo che aveva già intuito che “l’intelligenza non avrà mai peso, mai nel giudizio di questa pubblica opinione”, venerdì 6 novembre dalle ore 18 alle 21 sarà possibile assistere all’evento-installazione …Che passione la vita! di Eugenio Ravo, realizzato in collaborazione con l’Associazione respirArte presso Equilibri – SpazioNovaDea di Ascoli Piceno. L’artista ha affermato: “Ricordare Pasolini con questo evento performativo è riportare alla memoria la sua fervida attività artistica e intellettuale, lo spirito di colui che fu scrittore, poeta, autore, regista cinematografico e teatrale… avvicinarsi all’uomo che in lui viveva con totale passione e dedizione alla vita per ritrovare semi sparsi nel mondo… dell’animo umano ascolto le sottili voci silenziose”. Il costo di partecipazione sarà di 8 €. Necessaria la prenotazione al numero: 0736 259888.

ASCOLI SI TINGE DI GIALLO – Sulla quarta di copertina di Graphia, il romanzo di Giancarlo Mei si legge: “Raniero Battifiore, 55 anni, ex-maresciallo dei Carabinieri residente a Roma, vedovo, andato in pensione in anticipo per problemi personali, viene chiamato ad Ascoli Piceno dal vecchio amico Cesare Calvaresi (maresciallo capo della locale stazione dei Carabinieri) per indagare in modo ufficioso su un caso che per motivi di immagine l’Arma stessa non pare essere intenzionata a risolvere: un appuntato di circa trent’anni, un ragazzo serio e affidabile, in preda ad improvvisa follia, un paio di mesi prima aveva ucciso sua moglie e poi si era suicidato. Il maresciallo Calvaresi aveva formalmente accettato di chiudere la faccenda come voleva il suo Comando; non convinto si dovesse archiviare l’indagine sul delitto, però, aveva pensato di usare il collega di un tempo, Raniero Battifiore, per andare avanti lavorando come una sorta di investigatore privato. Graphia intreccia diversi generi letterari: parte dal noir a tinte forti ma si tinge a poco a poco di elementi fantastici e paranormali; allo stesso modo, un certo neorealismo che caratterizza i personaggi principali, viene stemperato da elementi comici, a tratti grotteschi”. Curiosi? Per saperne di più non perdete il secondo appuntamento degli incontri organizzati dalla libreria Rinascita in collaborazione con il ristorante ed enoteca Kursaal, sabato 7 novembre a partire dalle ore 18 presso la Sala Cola dell’Amatrice in via D’Ancaria di Ascoli Piceno. Seguirà un’intrigante cena in giallo.

Se gli enigmi vi appassionano, il mistero stuzzica le vostre capacità investigative o i segreti tipici di una storia fosca e criminosa mettono in moto gli ingranaggi dello spirito deduttivo che abita in voi, non mancate alla Cena con delitto che si terrà presso il ristorante, pub e pizzeria Blue Bird di Offida giovedì 12 novembre perché, come scrisse Sir Arthur Conan Doyle nel suo ragguardevole Sherlock Holmes: “Ciò che un uomo può inventare, un altro può scoprire”. Pertanto diventa detective, smaschera il colpevole e il protagonista della serata sarai tu grazie al tuo occhio perspicace. Il costo della cena e dello spettacolo sarà di 25 €, ma al vincitore verrà assegnato un buono di consumazione pari a 50 €. Per partecipare è necessario prenotare entro mercoledì 11 novembre al numero: 0736 88714.

SALVE, PIEMONTE! – Una poesia di Giosuè Carducci risalente al 1898 con queste parole voleva celebrare il Piemonte: “Su le dentate scintillanti vette/salta il camoscio, tuona la valanga/da’ ghiacci immani rotolando per le/selve croscianti:/ma da i silenzi de l’effuso azzurro/esce nel sole l’aquila, e distende/in tarde ruote/digradanti il nero/volo solenne. Salve, Piemonte! A te con melodia/mesta da lungi risonante, come/ gli epici canti del tuo popol bravo,/scendono i fiumi. Scendono pieni, rapidi, gagliardi (…)”. Un evento degno di nota che desidera magnificare i frutti di questa terra ricca di suggestioni storiche e culturali, è senz’altro la Serata piemontese organizzata da Riccardo Orsini presso lo Spritz Club di Alba Adriatica (TE) domenica 8 novembre a partire dalle ore 18. Una storia intessuta di dedizione avvolgerà la serata e grazie alla degustazione dei vini delle Terre Miroglio sarà possibile conoscere “il progetto che riunisce tutte le proprietà vitivinicole della famiglia albese, protagonista – a partire dal secondo dopoguerra – di scelte imprenditoriali coraggiose e lungimiranti”. Altrettanto interessante sarà conoscere i vini della Tenuta Carretta, dell’azienda vitivinicola Malgrá ed EM winery di Edoardo Miroglio che ha dichiarato: “Già dai tempi dei Traci, il commercio principale della regione era costituito da viti e vini, le cui ricette sono passate da padre in figlio, di generazione in generazione… A questo mi sono ispirato”. Fra un calice e l’altro non solo sarà possibile gustare i sapori di una regione ricca di richiami sensoriali, ma si assisterà anche a una dimostrazione sulla produzione del formaggio, a cura dell’azienda agricola Dedoni Mario. Per quanto riguarda i costi: un calice di vino accompagnato da un piatto di formaggi e stuzzichini  5 €; una degustazione di 3 calici 12 €; un calice di vino selezione con piatto di formaggi e stuzzichini 7 €; una degustazione di 3 calici di vini selezione 18 €. Per maggiori info: 349 4444187.

Buon divertimento!

 

 

 

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