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ROMA – Quest’anno si spenderà per la tavola un terzo del budget totale delle festività, si trascorreranno 3,1 ore in media per la preparazione del pasto principale del Natale, con uno storico ritorno al “fai da te” casalingo che non si registrava da oltre cinquanta anni, si sceglieranno menu alternativi, dall’autarchico all’hi-tech, dal biodiverso al salutista.

LE FESTE 2015 – Sono le tendenze emerse dall’analisi della Coldiretti/Ixè presentata all’Assemblea Nazionale dell’organizzazione a Roma, con l’agroalimentare che, tra regali enogastronomici, pranzi e cenoni, è diventata la voce più pesante del bilancio che le famiglie destinano alle feste di fine anno, con una spesa che aumenterà del 6 per cento rispetto al 2014. Se gli acquisti di cibi e bevande rappresenta il 34% del totale, al secondo posto secondo Coldiretti/ixe’ si piazzano i regali con il 23%, seguiti dall’abbigliamento con il 17% mentre al divertimento è destinato il 15% e ai viaggi e vacanze appena l’11%.

LE TENDENZE – Anche per effetto dei recenti fatti di cronaca gli italiani quest’anno preferiscono scambiarsi i regali e avere una buona cena a casa piuttosto che lanciarsi in lunghi viaggi o andare al cinema, a teatro, ai concerti o nelle discoteche. Gustare insieme pranzi e cenoni o fare gustosi regali a parenti e amici è una scelta gratificante per gli italiani che qualificano però le proprie scelte di acquisto con una netta preferenza verso i prodotti locali e Made in Italy.

L’INGREDIENTE SEGRETO – Ma la tendenza è anche di arricchire il Natale con tocchi di personalità o con menu tematici, dall’autarchico che utilizza solo prodotti esclusivamente italiani a quello hi-tech che introduce elementi di innovazione tecnologica sulla tavola; dal biodiverso dove sono presenti prodotti minori salvati dall’attività degli agricoltori al salutista, attento a intolleranze, a patologie più diffuse e con ingredienti salutari. Ma c’è spazio anche per quello etnico che arricchisce la tavola con le esperienze culinarie di altre culture, green con l’utilizzo di prodotti sostenibili come quelli biologici o a chilometri zero, lussuoso, che che sI distingue con specialità uniche e inimitabili molto costose e COP21, ispirato alle novità che arrivano dai cambiamenti climatici. Il ritorno in cucina spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con una tendenza elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine.

LE RIPERCUSSIONI – Il risultato è un vero boom degli acquisti nelle fattorie o nei mercatini degli agricoltori dove faranno la spesa di Natale quasi un italiano su cinque (17%), secondo l’analisi Coldiretti/Ixè.

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