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ANCONA – Nelle Marche la popolazione scolastica è di 24.948 unità che vive in 159 edifici scolastici di cui il 67,3% è stata costruito prima del 1974, anno dell’entrata in vigore della normativa antisismica. Il 28, 85% degli edifici scolastici necessita di interventi urgenti di manutenzione e il 49,1% insiste in aree a rischio sismico. Questo è quanto emerge della XVI edizione di Ecosistema Scuola, l’indagine annuale di Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi scolastici a cui hanno risposto i comuni di Macerata, Ancona e Ascoli Piceno. Il Comune di Pesaro ha inviato dati incompleti e quello di Fermo non ha risposto.

LA GRADUATORIA – Nella graduatoria nazionale degli 82 comuni che hanno risposto all’indagine, Macerata si classifica 12°, seguita da Ancona al 32° posto e Ascoli Piceno al 73°.

IL BILANCIO – Complessivamente, solo il 3,9% degli edifici è stato costruito secondo criteri antisismici e nel 14,1% è stata eseguita la verifica di vulnerabilità statica, entrambi i dati al di sotto della media nazionale (8,7% per i criteri antisismici e il 25,1% per la vulnerabilità statica). Il 26,9% delle strutture scolastiche ha goduto di manutenzione straordinaria negli ultimi 5 anni. Per quanto riguarda le certificazioni, il 77, 5% degli edifici ha quella di collaudo statico, il 15,5% l’idoneità statica, il 19,7% il certificato di agibilità, il 42,3% il certificato igienico-sanitario, l’89,9% è in possesso di certificato di prevenzione incendi e il 96,2% ha gli impianti elettrici a norma. Sono il 44,2% gli edifici che usufruiscono dello scuolabus, solo l’1,9% quelle raggiungibili dai ragazzi a piedi con il piedi bus, nessuna scuola viene raggiunta da piste ciclabili. La sicurezza nei pressi delle scuole è garantita dalla presenza per il 98,1% di attraversamenti pedonali, per l’11,5%di semafori pedonali, per il 28,8% di nonni vigili, per il 20,2% di transenne parapedonali, tutti dati sopra la media nazionale. Ben il 74,6% delle scuole è posto in Zone 30. Se in tutte le mense vengono serviti pasti bio, la media dei prodotti biologici nelle mense è del 53,3%, poco sopra il dato medio nazionale. Buono il dato sulle stoviglie utilizzate nelle mense, il 67,4% usa piatti in ceramica. Circa una mensa su tre dispone della cucina interna, nel 95,8% si distribuisce acqua di rubinetto. La raccolta differenziata presenta dati di eccellenza per quanto riguarda plastica, vetro, carta e toner che vengono raccolti in tutte le scuole, mentre organico e alluminio sono sotto la media nazionale. In nessuna scuola vengono raccolte le pile.

BENE LE RINNOVABILI – Il dato sulle rinnovabili è due punti sopra la media nazionale con il 16,3% degli edifici ad ospitare impianti che, dove presenti, sono per il 70,6% solare fotovoltaico e per il 41,2% solare termico. Nella graduatoria nazionale delle buone pratiche Macerata si posiziona 17°, Ascoli Piceno 36° e Ancona 38°. Tutti i comuni marchigiani che hanno risposto al questionario hanno effettuato il monitoraggio dell’amianto che risulta assente mentre nessun monitoraggio è stato realizzato per rilevare la presenza di radon.

ASCOLI NON RISPONDE PER LE SUPERIORI – Per quello che riguarda le scuole superiori, hanno risposto i comuni di Ancona, Pesaro e Macerata. Ad Ancona sono presenti edifici costruiti secondo criteri di bioedilizia, a Pesaro gli istituti superiori hanno tutte le certificazioni di sicurezza e messa a norma anche se una scuola su quattro è a rischio ambientale per la presenza di industrie tra 1 e 5km. In 3 istituti superiori sui 10 di Macerata sono presenti impianti fotovoltaici e 1 impianto di geotermia.

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