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Cari risparmiatori creativi, negli ultimi giorni ho riflettuto a lungo su coloro che pestano senza riserve l’operato altrui ed ho trovato verità nelle parole di Oscar Wilde: “il vizio supremo è la superficialità”. In questo rincorrersi di pensieri ho riesumato anche il poeta irlandese William Butler Yeats e un brano della poesia Egli desidera il tessuto del cielo risalente al 1899: “E invece io essendo povero, ho soltanto i miei sogni/ e i miei sogni ho steso sotto i tuoi piedi./ Cammina leggera perché/ cammini sopra i miei sogni”. Di sicuro è capitato anche a voi di sentire il bisogno di proteggere i vostri sogni e i piccoli passi compiuti per avvicinarsi a loro. Di certo almeno una volta siete stati travolti dall’intenzione di preservare quelle fragilità che, fuse da una colata di esperienze a piccole sicurezze, hanno edificato nuove competenze. Solo e soltanto voi, in fin dei conti, sapete quanto si celi dietro a ogni minimo risultato. Dentro a quello che agli occhi altrui pare un misero e insignificante successo, in verità si nascondono preghiere sussurrate in segreto, aspettative deluse, lacrime ingoiate a forza, incrollabile determinazione, sacrifici che mordono lo stomaco. Nessuno ha il diritto di sminuire ciò che vi ha resi tanto risoluti in alcuni momenti quanto esitanti e timorosi in altri. Non bisogna permettere ad alcuno di mettere in discussione il travaglio che si sta affrontando fra coraggio e smarrimento poiché non esiste un grado di importanza o di autorevolezza fra le speranze. Non si deve minimizzare il dissidio interiore che ogni essere vivente si appresta a guerreggiare quotidianamente e i più sterili pregiudizi non possono erigere dei muri di incomunicabilità, incomprensione e svilimento. Ogni valida aspirazione ha la sua dignità.

IL MOTTO DELLA SETTIMANA – Questa settimana, in più di un’occasione, mi è capitato di leggere una citazione dello scrittore e teologo scozzese John Watson: “Ogni persona che incontri sta combattendo una battaglia di cui non sai nulla. Sii gentile, sempre”. Trovo che sia un consiglio saggio, gentile, estremamente sensibile e così invito me stessa e voi, cari risparmiatori creativi, a conservare queste parole in un cassetto della mente, in uno di quelli posti fra bocca e cuore, dove la mano può arrivare in fretta per sprigionare la sua indole comprensiva.

NEI SOGNI DI BAMBINO LA CHITARRA ERA UNA SPADA – Brian May, chitarrista dei Queen, in un’intervista ha affermato: “Ho sempre pensato che la gioia suprema della chitarra sia nel suo essere una voce, un veicolo in grado di esprimere emozioni per ogni bambino, per una persona di qualsiasi età che la prende tra le mani. Siamo ancora tutti ragazzi con una chitarra in mano e ha poco senso discutere su ‘chi sia il migliore’… tutti noi ci esprimiamo in un modo che è in qualche misura definito dalla passione stessa. Allora che cos’è che trasforma un chitarrista in un eroe, in un guitar hero? Deve essere semplicemente l’emozione che suscita negli altri”. Probabilmente conosce bene queste parole Stef Burns, il chitarrista di Vasco Rossi, che venerdì 29 gennaio si esibirà a partire dalle 22.30 al Breaklive di Ascoli Piceno. Gli organizzatori fanno sapere: “Il nuovo anno parte alla grandissima con il primo Special Event! Per la gioia dei tanti chitarristi che aspettavano di vederlo finalmente dal vivo e nella dimensione “club”, il funambolico chitarrista del mitico Vasco Rossi si esibirà sul prestigioso palco del Breaklive per presentare il suo nuovo show che si preannuncia davvero esplosivo! Il suo tour On The Road Again, infatti, farà tappa ad Ascoli Piceno! Per quanto riguarda la Band’s Line Up: Stef Burns sarà guitar & vocal; Paola Zadra la troveremo al basso e Juan Van Emmerloot sarà alle percussioni. MODALITA’ D’USO: il costo del Dinner Show  (cena + show) sarà di € 30; il prezzo del Table Show (posto riservato + drink + show) sarà di € 23, mentre quello del Drink Show (drink + show) sarà di € 20. Per info & Prenotazioni: 348 3890192”.

DIMENSIONE FUMETTO – In relazione a quanto scritto sopra, desidero riportare la riflessione di un giovane fumettista italiano, Giacomo Bevilacqua: “Se qualcuno sceglie di fare un fumetto per poter comunicare le proprie fantasie, la propria comicità o perché no, il proprio disagio, perché qualcuno dovrebbe considerarlo inferiore a chi lo fa attraverso il cinema, i libri o il teatro? I sentimenti che può provare chi fa fumetti sono forse inferiori a quelli degli altri? E le sue esperienze hanno meno significato? Non credo. Un fumetto può essere bello o brutto, piacere o non piacere, ma sarà sempre il frutto nato dall’esigenza di raccontare. E come tale va trattato”. Per gli appassionati di fumetti, pertanto, si prospetta un fine settimana allettante. Ad Ascoli Piceno sabato 30 gennaio presso la fumetteria Matrix in via Cesare Battisti e domenica 31 gennaio presso la sede di Dimensione Fumetto in via Manlio Torquato si avrà l’opportunità di entrare far parte dell’unica associazione culturale del Piceno che si occupa di Fumetti e Animazione. Sabato 30 dalle 17 in poi presso la fumetteria Matrix comincia il “Fuori Tutto” con sconti eccezionali per gli avventori vecchi e nuovi. Domenica 31 gennaio, invece, dalle 17 si terrà il DF Party con cibo e bevande offerti dall’associazione e proiezione degli ultimissimi anime provenienti dal Giappone.

CONSIDERATE SE QUESTO E’ UN UOMO – Quelle che seguono sono le parole stese da Anna Frank pochi giorni prima che i tedeschi irrompessero nell’alloggio in cui tentava di nascondersi da un ideale tanto folle e spregiudicato da segnare per sempre la storia della civiltà. “15 luglio 1944. Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo. Mi è impossibile costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione. Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo, l’avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini, eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene, che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l’ordine, la pace e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili”. Dal momento che non si può ricordare certe nefandezze solo un giorno all’anno, vi propongo di visitare la mostra Lager organizzata dall’Aned (Associazione Nazionale ex deportati politici nei campi nazisti) presso la Sala Consiliare del Comune di San Benedetto del Tronto.

Buon divertimento!

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