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Nel lontano 2000 uscì il primo film su un gruppo di supereroi mutanti inventati nell’omonima saga a fumetti nel 1963, da Stan Lee e Jack Kirby, intitolato semplicemente X-Men. Nel cast figuravano attori del calibro di Hugh Jackman, Rebecca Romijin, Patrick Stewart, Ian McKellen e Halle Berry. Alcuni di loro, all’epoca poco conosciuti, conobbero grazie alla pellicola un grandissimo successo.

A differenza di altri cinecomics la saga degli X- Men ha basi reali e quanto mai moderne. “ L’umanità teme da sempre quello che non riesce a capire”. I protagonisti della serie a causa dei loro superpoteri non si sentono speciali, né invincibili, ma esclusi, reietti della società, non accettati dai loro amici, o addirittura dalla loro famiglia. Spesso, proprio a causa di questa incomprensione o ‘nuovo razzismo’ i mutanti scelgono vie oscure, tanto da essere etichettati come pericolosi.

In loro aiuto ci sarà il prof. Charles Xavier, il quale forte del suo potere di telepate, ha costruito una scuola per “giovani mutanti” allo scopo di insegnare ai ragazzi come usare i loro poteri e a comprenderli. Di diversa opinione è Erik Lehnsherr, alias Magneto, convinto della superiorità dei mutanti e di un prossimo scontro con gli esseri umani.

16 anni e 9 sequel dopo, di cui 3 prequel in cui si racconta l’amicizia tra Charles e Erik, i mutanti dovranno vedersela con Apocalisse, il primo e più potente mutante mai esistito.

Come in molte storie la classica battaglia tra bene e male si tinge di ambiguità e nonostante siano passati tantissimi anni i personaggi non smettono mai di sorprenderci; dall’ambigua Mystica al rapporto di amicizia/odio tra Charles e Erik, i quali intravedono nell’altro sia cattiveria che bontà, perché è vero ciò che si dice: c’è sempre un po’ di bene nel male.

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