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Si è svolta oggi pomeriggio, nella sede sociale di corso Vittorio Emanuele, la conferenza stampa dell’Ascoli Picchio annunciata la settimana scorsa. Presenti il presidente Francesco Bellini, Battista Faraotti, Gianluca Ciccoianni, Andrea Cardinaletti e Cristina Celani. Assente per impegni lavorativi Giuliano Tosti. All’ordine del giorno il nuovo assetto societario, la questione stadio e quella del centro sportivo. Nel frattempo, per quanto riguarda il nuovo mister, sembra essere in largo vantaggio Aglietti, con Giaretta pronto a diventare direttore sportivo.

LE PAROLE DEL PRESIDENTE – A prendere per primo la parola è stato il presidente. “Ci sono stati cambiamenti societari – ha esordito Bellini – Marroccu di comune accordo è partito, ha fatto un buon lavoro ma per ragioni famigliari, che lo portavano a stare qui pochi giorni, non è stato capace di lavorare a tempo pieno. L’altra persona che non ci sarà più è Lovato, che va ringraziato per quanto ha fatto e perché è stato colui che mi ha convinto a prendere l’Ascoli. Non prenderemo un nuovo direttore generale, ma un nuovo direttore sportivo. L’altra novità è che non sarò più presidente, sarò patron e abbiamo nominato Andrea Cardinaletti amministratore unico. Fino a poco fa sono stato a parlare col sindaco e posso dire che per la questione stadio troveremo una soluzione. Per il centro sportivo abbiamo raggiunto l’accordo per l’acquisto a un milione di euro del  “Città di Ascoli”, che avrà bisogno di tanti lavori: non abbiamo acquistato la parte sovrastante della palestra e del bar, che però abbiamo preso in comodato per cinque anni ed entro la scadenza potremo comprare anche quella zona”.

L’INTERVENTO DI FARAOTTI – Subito dopo Faraotti ha dichiarato: “In queste settimane Cardinaletti e il presidente hanno lavorato molto, abbiamo chiesto pazienza, sappiamo che dovete scrivere, ma se non c’è nulla di ufficiale non possiamo dire niente. Come in tutte le famiglie ci si confronta e si discute, ma se questo deve essere un pretesto per andare via allora rinnegherei quanto fatto due anni e mezzo fa al momento dell’acquisizione dell’Ascoli Calcio. Oggi voltiamo pagina, all’unanimità abbiamo scelto Cardinaletti come amministratore unico, avrà tutte le responsabilità e sarà l’unico referente; è marchigiano, lo stimiamo tutti e siamo certi che potrà fare molto bene in questa società, è una persona seria e ci sono tutti i presupposti. Una società è solo una rimessa economica, i più bravi riescono a perdere meno; noi siamo riusciti a centrare la promozione con due anni di anticipo rispetto a quanto preventivato e se riusciamo a divertirci spendendo meno possibile, tanto di guadagnato. Va detto che siamo l’unica società che non ha debiti e che paga con soldi veri, le altre squadre sono a carico del sistema bancario e vanno avanti con promesse di pagamento”.

QUESTIONE STADIO – Sulla questione convenzione per lo stadio è intervenuta l’avvocato Celani: “Sono state riportate delle inesattezze; venerdì scorso i dirigenti del Comune hanno proposto la nuova convenzione, ma non era stato raggiunto nessun accordo perché la sottoscritta non ha potere decisionale; la decisione doveva essere presa dai soci per cui ho inoltrato la proposta a loro, tutto qui”. In ultimo il nuovo amministratore unico Cardinaletti ha ringraziato presidente e soci per la fiducia accordatagli. “Attribuirmi questo incarico è un grande gesto di fiducia da parte della società, una responsabilità che non ho affatto paura di assumermi – ha spiegato Cardinaletti – In quest’ultimo mese abbiamo lavorato molto, abbiamo rivisto la governance societaria e operativa e abbiamo redatto tutti insieme  il nuovo progetto dell’Ascoli Picchio. Avete scritto di assenza di progetti, confusione e altro, ma all’interno la confusione non c’è mai stata, anzi, abbiamo fatto in un mese un lavoro che in una normale azienda si fa in un anno o forse più. Se vorrete leggere il nostro progetto, potrete farlo: rispetta le tradizioni ma allo stesso tempo è proiettato all’innovazione; è in base ad esso che sceglierò le persone e a tal proposito voglio dire che il compito di queste scelte spetta a me e non mi piace che la stampa cerca di entrare in queste decisioni spingendo per un tecnico piuttosto che per un altro o affossando le persone che non gradiscono. Io non vi pago e scrivete quello che volete, ma sappiate che le responsabilità sulla scelta dei collaboratori è mia. In questo periodo è mancata da parte nostra comunicazione perché in fase di trattative dobbiamo mantenere massima riservatezza e non vi possiamo comunicare nulla pur sapendo che avete bisogno di notizie. Vi rinnoverò la richiesta di darmi una mano a svolgere questo lavoro perché anche voi fate parte del progetto e non chiedendovi di scrivere quello che piace a me, ma facendo il lavoro con la massima professionalità possibile, la stessa che cercheremo di avere noi. Da fuori tutti dovranno percepire un Ascoli Picchio granitico, non scalfibile da nessuno. Abbiamo individuato Ds e allenatore, che comunicheremo in settimana – ha concluso Cardinaletti – Era importante scegliere persone che leggessero la nostra proposta come l’occasione della loro vita. L’ambiente mi ha accolto bene, ora starà a me dimostrare; non sono solo in questa avventura: c’è un presidente che definisco unico, come non ce n’è in Italia, so che vicino a lui ci sono soci qualificati e che ho un gruppo di collaboratori che mi dà quotidianamente una grossa mano”.

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