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Il premio Strega è uno dei più famosi concorsi letterari italiani. Evento prestigiosissimo, ha avuto, tra i suoi vincitori, i padri e le madri della narrativa contemporanea. Quest’anno il premio, istituito nel 1947, arriva alla 69° edizione con tutta la grande emozione che tale età comporta. Ovviamente non si poteva dedicare un post alla cinquina dell’edizione 2016. Se volete, cari amici, potete far parte almeno virtualmente della giuria e leggervi i seguenti titoli… e poi ovviamente fatemi sapere il vostro preferito a info@bibliodiversita.it

Ecco dunque la cinquina. “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati. Il nostro passato recente letto attraverso lo specchio deformato di un crimine violentissimo che ha sconvolto il paese: il delitto del Circeo.

Un outsider di lusso : “Il Cinghiale che uccise Liberty Valance” di Giordano Meacci. Un libro curiosissimo che ci spiega il male di vivere di chi, per troppa consapevolezza, non si sente parte del suo mondo (grazie al surreale protagonista cinghiale).

Un libro durissimo sul dolore dell’abbandono e sull’autodistruzione della protagonista. Se chi diceva di amarci non ci ama, possiamo arrivare a odiare noi stessi? La domanda cruciale di “Femmina Nuda” di Elena Stancanelli.

La storia di Don Milani, raccontata con passione e rispetto. Di Eraldo Affinati “L’uomo del futuro”.

Infine l’ultimo lavoro di Vittorio Sermonti “Se avessero” Partendo da un episodio personale legato alle guerra civile, l’autore analizza la storia della sua vita e dell’Italia.

Credo di avervi dato da lavorare, no? Bene sbrigatevi a leggere che la premiazione è già fissata per il giorno 8 luglio 2016.

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