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ASCOLI PICENO – L’Usb (Unione Sindacale di Base) ha costituito il ‘Comitato del NO’ in vista del referendum Costituzionale indetto per il 22 Ottobre, al quale il sindacato si oppone fermamente. A presentare l’iniziativa in conferenza stampa, sottolineandone le ragioni e gli scopi, c’erano il Segretario Regionale dell’USB Marche Andrea Quaglietti, il Segretario Provinciale USB per il lavoro privato Francesco Bracciani e l’Avvocato Francesco Ciabattoni, Presidente dell’Associazione “Fare” di Ascoli Piceno.

La necessità di contrastare il referendum, secondo il parere degli esponenti del sindacato, sta nelle proposte di modifica della Costituzione in esso contenute, che andrebbero a determinare un importante restringimento degli spazi di partecipazione e democrazia nel nostro Paese per poi ripercuotersi in maniera pesantissima sul mondo del lavoro. Il primo passo del ‘Comitato del No’ consiste, quindi, nell’organizzazione di una assemblea pubblica programmata per sabato prossimo, 25 giugno, alle 16, presso la libreria ‘La Rinascita’, in piazza Roma, alla quale potranno partecipare tutte le associazioni sindacali, politiche e culturali, operanti sul territorio piceno, a prescindere dai singoli orientamenti politici, al fine di esporre le ragioni a sostegno della scelta di votare NO a tutti e quattro i quesiti che verranno sottoposti agli elettori italiani. Al convegno, dopo l’introduzione di Andrea Quaglietti interverranno, oltre a Francesco Bracciani e all’Avvocato Francesco Ciabattoni, l’Avvocato Maria Agliata, docente di diritto sindacale presso l’Università di Macerata, Claudio Allegrucci, Segretario Provinciale USB per il pubblico impiego e Giorgio Cremaschi del Forum Diritti e Lavoro.

L’obiettivo è quello di ottenere un alto numero di adesioni all’iniziativa, per meglio informare i cittadini che ad Ottobre si recheranno alle urne ad esprimere il proprio parere sui “rischi” che comporterebbe una vittoria del “sì” sull’assetto democratico dell’Italia.  Ma ciò non basterebbe, infatti, pur non essendo necessario un quorum, essendo il referendum confermativo, una bassa affluenza potrebbe rivelarsi ugualmente deleteria poiché andrebbe a confermare quella pericolosa tendenza dell’astensione dal  voto a cui abbiamo assistito negli ultimi anni che si tradurrebbe nel disinteresse dei cittadini a partecipare attivamente alla gestione della cosa pubblica. Tale tendenza, a parere dei relatori, andrebbe assolutamente invertita, specie per un referendum il cui contenuto è di fondamentale importanza in fatto di democrazia, diritti dei cittadini e dei lavoratori.

E pertanto, per motivare e informare i propri iscritti, e più in generale quante più persone vorranno aderirvi, l’USB ha intenzione di presentare, proprio in occasione del convegno di sabato, tutta una serie di iniziative predisposte sia a livello regionale che a livello nazionale che culmineranno in uno sciopero generale programmato per il prossimo 23 Settembre.

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