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ASCOLI PICENO – In presenza dell’ass. all’Istruzione, Sport e Politiche giovanili, Massimiliano Brugni, del presidente del Consiglio degli Anziani della Quintana di Ascoli, Massimo Massetti, del presidente della CNA Ascoli, Luigi Passaretti, del direttore provinciale della CNA Ascoli, Francesco Balloni, del presidente provinciale della CNA Artistico e Tradizionale di Ascoli, Barbara Tomassini, del responsabile Marketing e Promozione della CNA Ascoli, Antonio Tempera, del restauratore e dirigente della CNA di Macerata, Milko Morichetti, del presidente della Camera di Commercio di Ascoli, Gino Sabatini, del capo Sestiere di Porta Solestà, Attilio Lattanzi e del figlio del pittore Dino Ferrari, Valentino Ferrari, è stato presentato un progetto di restauro a “cielo aperto” che, a partire da giovedì 7 luglio 2016, avrà per protagonista il palio di Dino Ferrari del 1994 generalmente conservato presso la Sala della Vittoria del Sestiere giallo/blu. “L’idea della CNA Picena di attrezzare il laboratorio di restauro non in un ambiente chiuso, ma fruibile da cittadini e turisti, è piuttosto innovativa ed ha un grosso valore artistico, culturale e promozionale per il turismo ascolano” ha spiegato la Tomassini. “Il restauro, infatti, si svolgerà nella sala Cola dell’Amatrice dal 7 luglio all’8 agosto dalle 9.30 alle 19.30. Il lavoro dei nostri artigiani sarà quindi visibile a tutti coloro che vorranno osservare in diretta la manualità artigiana e informarsi personalmente sia sulle specifiche del restauro sia sulle peculiarità della nostra Quintana”.

IL RESTAURO – Il coordinamento e la guida del restauro promosso anche dalla Camera di Commercio di Ascoli, saranno affidati a Milko Morichetti, restauratore e dirigente della CNA di Macerata che ha svolto lavori di ripristino e conservazione nei più importanti siti d’arte italiani. Durante la conferenza stampa ha voluto sottolineare che sarà un’operazione sperimentale perché i palii sono effettivamente delle opere d’arte contemporanea e le tecniche così come i materiali usati dagli artisti che si sono susseguiti dal 1954 sono diversi da quelli che i restauratori di dipinti antichi sono abituati a trattare. Questa particolarità l’ha spinto a voler fare un esame preliminare della superficie del primo palio da trattare, quello di Dino Ferrari, con un microscopio progettato per tali usi. Solo in seguito, alla luce dei risultati emersi, deciderà come procedere per riportare l’opera al suo originario splendore. Questo restauro, tuttavia, è solo l’apice di un progetto ben più ampio attraverso il quale si vorrà consigliare ai sei Sestieri come preservare i palii, prodotti non per essere musealizzati e nemmeno per essere protetti dalle perturbazioni atmosferiche del periodo quintanaro o dal variabile grado di umidità delle sedi in cui vengono custoditi per il resto dell’anno.

LABORATORI, SEMINARI E ORI DELLE DAME – Nel mese di permanenza del team di restauro in Sala Cola dell’Amatrice, la CNA organizzerà una serie di attività che avranno lo scopo di tramandare e promuovere i messaggi del corpo dell’artigianato artistico della città di Ascoli a cittadini e turisti. Fra le azioni previste: esposizioni di gioielli e artigianato artistico, laboratori di manualità nel Chiostro di San Francesco e seminari di approfondimento su Pietro Vannini e l’arte orafa picena, sull’artista Dino Ferrari e sulla buona conservazione nel tempo dei trofei storici che sono simboli di vittoria, ma soprattutto opere d’arte. Anche quest’anno, infine, i maestri artigiani della CNA orneranno gli abiti delle dame che sfileranno nel corteo storico con gioielli disegnati e realizzati sulla base di dipinti quattrocenteschi principalmente legati a Carlo Crivelli.

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